C’è chi dice che la politica non interessa più ai cittadini. La smentita è arrivata oggi pomeriggio per il dibattito pubblico tra i candidati sindaco a Fonte Nuova nella sala polifunzionale di via Machiavelli. A discutere dei temi scelti dal Comitato dei cittadini il sindaco uscente Graziano Di Buò (Nuovo centro destra, Fratelli d’Italia, “Vita Nuova Di Buò”), Fabio Cannella (Partito democratico, “Fonte Nuova è nostra” e “L’altra Fonte Nuova”, Italia dei Valori, Partito socialista Italiano e Unione di Centro), Claudio Floridi (Forza Italia, “Floridi Sindaco” e “Rivoluzione per Fonte Nuova”) e Valerio Novelli (Movimento 5Stelle). A moderare il dibattito il nostro collega Alessio Dente.
A scaldare gli animi subito il tema delle infrastrutture e delle opere pubbliche, con il sindaco uscente Di Buò che ha mostrato ai cittadini quanto fatto nella passata legislatura e quanto ancora fare: “5 anni, 60 opere, una al mese. Ora dobbiamo portare avanti un piano di sviluppo locale, che ci darà modo di cambiare drasticamente il Comune. Nessuno lo aveva mai pensato e fatto. Il PLUS è un grande progetto europeo che terminerà il 15 settembre 2015. Ma c’è anche da completare il progetto dei marciapiedi a Santa Lucia”. Mentre Cannella aggiunge: “Serve un piano dei servizi, avere come principio base consumo del territorio zero” e parla di strutture necessarie quali “cimitero, pista ciclabile tra Tor Lupara e Santa Lucia, canile e spazi polifunzionali, sia culturali che sportivi”. Mentre va contro il PLUS Novelli: “Ci sono forti irregolarità, soprattutto dal punto di vista morale. Su 5mln di euro, 3 per rifare l’ufficio al sindaco, presidente del Consiglio e per i vari assessori. Marciapiedi in cantiere? Solo uno studio per ora, non è vero. Su 9 progetti nessuno per Santa Lucia (anche se Di Buò controreplica: “14 milioni in 5 anni per recuperare 50 anni di incuria”), quindi il nostro impegno è che i marciapiedi siano una delle priorità, insieme alla viabilità, alla riqualificazione del territorio, dei boschi, che sono il nostro più grande patrimonio. In particolare pensiamo a percorsi cicloturistici tra le due frazioni, ma soprattutto dobbiamo puntare ad avere scuole dignitose e parchi giochi”. E precisa: “Faremo tornare la legalità di moda. Non contestiamo il PLUS su tutto, ma solo moralmente sulla casa comunale. Ci impegneremo affinchè le irregolarità siano sanate”. PLUS e marciapiedi tematica base anche per Floridi: “E’ necessario portare a termine le opere già avviate. Il PLUS è un grosso progetto e un grande risultato. Portarlo a termine vuol dire riqualificare Fonte Nuova. Servirà portare nuovi progetti, attirare capitali, sfruttare le nostre risorse al meglio”.
Altro tema caldo quello delle nuove tecnologie, dove, a sorpresa, molti sono i punti in comune. “Pronti per un piano di intervento di adeguamento per il risparmio energetico – dice Floridi – con il posizionamento di pannelli solari sopra gli edifici comunali, per reperire fondi anche per la manutenzione stessa delle scuole. Pannelli su tutti gli edifici scolastici per avere fondi regionali ed europei. Poi il wifi, punto di aggregazione per i ragazzi, infine la riqualificazione di tutta la rete di illuminazione, con led per maggiore risparmio. C’è sofferenza economica, come in tutte le altre realtà comunali, ma servono tutte le tecnologie per far arrivare soldi in questa zona”.E poi la trasparenza: “Cittadini devono essere informati continuamente, ci saranno schermi dove vedere tutto quello che il Comune sta facendo”. Mentre Novelli aggiunge: “L’adesione al patto dei sindaci ci darà fondi europei e strutturali per progetti innovativi come quello per inserire il fotovoltaico negli edifici pubblici. Il Sito internet deve essere la casa del cittadino, luogo di trasparenza, dove pubblicheremo lo streaming di tutti i consigli comunali. Ci batteremo per abbattere il divario digitale, nessuno deve rimanere indietro”. Così come Di Buò, che oltre ai progetti presentati dagli altri candidati, punta anche a “servizio gratuito di wifi e telecamere sul territorio, oltre ad un nuovo sito internet e a un maggior sfruttamento dei social per coinvolgere i cittadini”. Mentre Cannella avvisa: “Bene la digitalizzazione, ma le persone che non sono nate con il digitale vanno tutelate. Dobbiamo fare tutto gradualmente, lasciare ciò che obsoleto ma in maniera graduale. Vanno percorse queste strade ma soprattutto vanno recepiti fondi europei”. E sugli schermi nel comune, progetto mai partito, parte la polemica. “Perché le casette dell’acqua (dove installare gli schermi, ndr) non sono partite? La città lo deve sapere”. “Per disperazione -la replica di Cannella, che insieme a Floridi portava avanti il progetto – sballottato dal sindaco e da Floridi, non c’era volontà di farlo, forse ci voleva qualche rivendicazione di parte”. “Era progetto che non doveva avere colore politico, c’è stato rallentamento degli uffici – dice proprio Floridi – Era arrivato a scadenza elettorale e abbiamo stoppato tutto. E’ un progetto ancora valido, aveva un doppio beneficio: acqua a costo irrisorio, zero costo per il Comune, chi voleva aveva chiavetta per un numero di litri al giorno. Qualche ufficio ha rallentato un po’ troppo le pratiche”.
E anche sulla questione rifiuti diversi i punti in comune ma anche le differenze. “Andare avanti con la raccolta differenziata – dice Novelli – si parla della nostra salute. Il M5s ha fatto una battaglia fortissima, siamo andati a vedere le altre amministrazioni che sono avanti su questo punto e abbiamo sviluppato un progetto. Differenziando, i consorzi di filiera ci vengono a comprare il nostro rifiuto: la rivoluzione che vogliamo fare è che il rifiuto sia una risorsa per le casse del comune. E poi partiamo dall’educazione: solo l’8 per cento della differenziata, si deve cominciare dalle scuole”. “La differenziata è fondamentale – appoggia Floridi – noi proponiamo non due ma tre isole ecologiche, due a Santa Lucia, una a Tor Lupara. L’isola ecologica però non è una discarica. Si ha paura dell’umido, ma se stazionerà, sarà al massimo per 72 ore e in contenitori stagni. Dobbiamo puntare alla differenziata porta a porta , dai rifiuti si ha guadagno, noi se non faremo così andremo in emergenza e vuol dire compromettere la salute di tutti”. Mentre Cannelle propone: “D’accordo con tutto, ma dico a tutti voi: mettiamoci seduti e pensiamo un modo per risolvere il problema dell’immondizia, per avere un grado di civiltà maggiore. Ma soprattutto non è difficile intervenire in scuole e insegnare ai cittadini come fare”. Mentre Di Buò precisa: “Dopo la chiusura della discarica dell’Inviolata, grande risultato, non è stato semplice. La differenziata ora è al 20%”. E promette: “L’isola ecologica non ci sarà: otto mesi di tempo perso, non perderemo 1,2 milioni di euro della Provincia per la porta a porta, Troveremo altre realtà a costo zero. Stiamo avviando procedure per l’avvio della raccolta porta a porta, per la separazione secco-umido. A fine maggio inizieremo, già è stato inviato tutto alla Provincia. Attiveremo centri di raccolta intelligenti. Ci arriveremo per gradi a porta a porta”. Ma su questo punto le critiche si fanno forti: “Le isole ecologiche sono fondamentali – dice Floridi – lo smaltimento costerebbe di più al comune. Come sapremo cosa e quanto verrà smaltito? Gente continuerà ad abbandonare i rifiuti ingombranti in campagna, con maggiori costi per i cittadini”. E ad aumentare il carico è Novelli: “Prima i costi erano di 90 euro a tonnellata, ora 220, sono soldi che pagheremo noi sulla Tares. Non scherziamo su questo tema”.
Sulla sicurezza invece il tema sembra convergere sulla creazione di una caserma dei carabinieri, promessa da anni ma ancora mai realizzata. “Abbiamo posizionato 22 telecamere di video sorveglianza, risparmiati 34mila euro rispetto alla scorsa amministrazione – il commento di Di Buò – Bisogna andare oltre. La Caserma dei carabinieri la faremo, nella ex scuola media di Santa Lucia. Anche se con un po’ di ritardo. Poi aumenteremo la vigilanza notturna, anche in coordinamento con altre forze dell’ordine”. E lancia l’allarme: “Serve un rapporto nuovo con la protezione civile”. D’accordo con il sindaco sulla caserma – precisa Cannella – ma sul tema della sicurezza si deve agire subito, anche interpellando la cittadinanza. Nell’immediato si può chiedere il rafforzamento della caserma di Mentana, con pattugliamenti notturni maggiori e intervenire nei punti più sensibili in periferia. Importante poi è la cultura, se non c’è non c’è neanche sicurezza”. Sulla linea del sindaco uscente anche Floridi, che punta su caserma e videosorveglianza, ma va oltre: “In caso di calamità più grave, proporrò a giugno nella giornata della sicurezza l’emergenza territoriale. E’ un programma che voglio portare avanti: presa in visione piano di protezione civile, proporre un responsabile, fare un censimento dei mezzi per avere il quadro della loro effettiva disposizione, individuare competenze per ordine pubblico, sanità ecc. Educare le forze di protezione civile, dotare il Comune di una centrale di coordinamento”. Mentre Novelli accusa: “Sono 10 anni che sentiamo parlare di caserma dei carabinieri ma nulla. Non abbiamo inserito la caserma nel programma, vogliamo leggere le carte e informarci, poi agire. Non vogliamo vendere fumo alla gente. Di sicuro c’è l’impegno massimo per la sicurezza, perché finalmente sia fatta, anche con le altre forze politiche. Non è importante chi fa le cose, ma che si facciano nel modo giusto”. E focalizza il suo impegno sulla sicurezza stradale: “Tutte le strade di Fonte Nuova non sono a norma, sono dissestate e provocano incidenti. La sicurezza è anche di chi passeggia”.
Infine sull’economia, punto dolente visto il periodo di crisi. “Il lavoro è una priorità – dice Cannella – Fonte nuova deve diventare territorio appetibile per gli investitori. Come? Con viabilità più fruibile, la zona artigianale di Santa Lucia più percorribile per le aziende. Il Comune si deve dotare poi di scuole superiori diversificate. Servono istituti che portino specializzazioni”. Mentre Di Buò lancia l’appello: “Gli imprenditori del posto devono continuare a lavorare qui, come sempre e non lasciare lo spazio a chi viene da fuori. Inoltre spazio a orti sociali per i meno abbienti, parco acquatico, nuovo centro commerciale e a strutture alberghiere di alto profilo. Ci serve un salto di qualità, dobbiamo uscire da questo ghetto ma continuare sulla strada di questi cinque anni. Perché arrestare macchina che cammina? Gli imprenditori devono prendere coscienza del loro potenziale e mettere al servizio la loro conoscenza”. “Abbiamo studiato un progetto ambizioso, ossia il no ad Equitalia – afferma Novelli – Il Comune deve essere un punto di incontro. Il Lazio si è dotato di una legge per economia a chilometri zero e questo si deve fare: i soldi di Fonte Nuova devono rimanere qui. Ci sarà riassetto del regolamento commerciale, arrivare a progetti europei per fondi alla piccola-media impresa e formazione del personale”. Mentre la capacità di reperire denaro è il punto su cui si sofferma Floridi: “Il Sindaco non deve rimanere seduto nel suo ufficio, c’è giunta e uffici addetti per questo, il sindaco deve andare fuori, trovare contatti, trovare finanziamenti per ripartire. Pensiamo a rivalutare alcuni settori trascurati come le fiere, i mercati, gli orti sociali urbani, ma anche ad utilizzare aree verdi comunali per queste iniziative. E poi a consulte con i giovani, utilizzando le associazioni presenti, di volontariato, culturali, sportive, sentire le loro idee, che sono fondamentali. I giovani vivono la crisi in altro modo rispetto a chi è più grande. Dobbiamo motivare i giovani, renderli partecipi. Il sindaco non si deve sentire capace di fare tutto, può farlo se collabora con tutti. Dobbiamo vivere la realtà e risolvere le cose insieme”.
Roma, 10 maggio
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