Sette membri e stipendi tagliati per tutti, questa la proposta del socio di maggioranza Roma Capitale per il nuovo Cda Acea che dovrà essere approvato il prossimo 5 giugno.
La proposta è stata approvata all’unanimità dalla giunta con delibera. Un passo importante che, secondo l’avvocato Gianluigi Pellegrino, consulente del Campidoglio sancisce “la bocciatura dei superstipendi che l’attuale cda si è autoattribuito nel 2013”.
Alberto Irace sostituirà l’attuale amministratore delegato Paolo Gallo, l’alemanniano Giancarlo Cremonesi si avvicenderà alla presidenza con Catia Tomasetti. Il consiglio di amministrazione sarà formato da quattro consiglieri nelle vesti di rappresentanti del Campidoglio contro i cinque attuali con Irace, gradito a Renzi, Tomasetti, vicina a Delrio, Elisabetta Magini, apprezzata dal sottosegretario Legnini, e Paola Profeta, lettiana. A saltare, in questo caso, sarà il docente di Diritto tributario Franco Paparella, questi vicino ad Alfano. I restanti tre saranno invece nominati dai soci privati in proporzione alle quote detenute: due saranno espressione del gruppo Caltagirone (Francesco jr Caltagirone e Paolo Di Benedetto) e uno (Giovanni Giani) di Suez Environnement, che però non potrà far ammettere in consiglio Diane D’Arras. Decisioni che i francesi hanno mal digerito soprattutto in considerazione dei problemi fiscali a cui potrebbe andare incontro la società.
“Volevamo ridurre il cda a cinque membri” ha riferito Marino “Di fatto però in tal modo sarebbe rimasto come unico membro indipendente il rappresentante del Comune con l’impossibilità di riunire contestualmente i comitati e il conseguente indebolimento dell’efficienza aziendale”.
In seguito, il sindaco ha illustrato il taglio agli stipendi dei top manager dell’azienda. “L’attuale presidente Giancarlo Cremonesi prende 488.217 euro” spiega Marino “Noi proponiamo per il presidente una riduzione ad un massimo di 120.000 euro lordi, più i 30.000 euro di consigliere. Tutti i consiglieri percepiranno 30 mila euro. L’ad invece 260 mila di parte fissa, più 30 mila da consigliere. Poi per quanto riguarda l’altra parte del suo compenso, pari a 210 mila euro al massimo, abbiamo voluto legarla ai risultati, come si fa negli Stati Uniti”. “Oggi l’amministratore delegato di Acea prende 851.245 euro” sottolinea il sindaco “Con questa proposta, se anche l’ad raggiungesse i risultati, il totale sarebbe di 800 mila euro per tutto il consiglio di amministrazione”.
La delibera, per un totale di sette punti, comporta un parere relativo circa le modalità di distribuzione degli utili attesi favore alla distribuzione degli utili attesi dagli azionisti e riguardo il bilancio 2013.
Roma, 24 maggio