13 maggio 1975, Pol Pot diventa Primo Ministro della Cambogia, per la popolazione inizieranno quattro anni di torture e massacri, quasi due milioni di persone saranno uccise.
Pol Pot è stato un personaggio misterioso, il suo vero nome era Saloth Sar, fu messo al potere dall’esercito dei Khremer Rossi dopo una guerra civile. L’ideologia di Pol Pot era ispirata a Lenin, Stalin e soprattutto Mao Tse Toung, instaurando dunque una dittatura comunista.
La sua dittatura, oltre che per i grandi massacri, sarà ricordata per l’evacuazione forzata di tutte le città entro ventiquattro ore. Il suo obiettivo era quello di popolare le campagne lavorando sotto una collettivizzazione delle terra. Questo creò soltanto problemi aggiuntivi per i cintadini, che si videro arrivare nei loro campi, masse di cittadini bisognosi di terre da coltivare, così si creò un astio tra i “vecchi” e i “nuovi”, costretti a convivere anche durante i pasti, quando si mangiava tutti dentro grandi capannoni. Molti cittadini si dispersero nelle foreste, dove morirono di fame o di malattie.
Chi cercava di scappare dalla Cambogia veniva ucciso.
Erano perseguitati anche preti e persone che avevano studiato, chi portava gli occhiali veniva ammazzato.
Donne, bambini, anziani, non faceva differenza. Si può sintetizzare la considerazione che aveva Pol Pot per i suoi abitanti con queste sue parole: “Tenervi non comporta alcun beneficio, eliminarvi non comporta alcuna perdita”.
I Khremer Rossi per uccidere evitavano di sprecare le pallottole, preferendo usare armi da taglio, badillate, colpi di zappa e bastonate. Eccezion fatta per le mine, seminate nel territori e tanto amate da Pol Pot, quanto da lodarle come “soldati perfetti”.
Considerando che la popolazione della Cambogia nel ’75 si aggirava intorno ai 7 milioni, l’uccisione di quasi 2 milioni di abitanti corrisponde quasi a un terzo di popolazione sterminata. Le cifre non sono precise, c’è chi ipotizza cifre maggiori.
Quando il sistema delle “purghe” diventò scellerato nelle mani di Pol Pot, i Khremer Rossi cominciarono a termere per la loro sopravvivenza, così contribuirono a dimetterlo dal potere.
Alla Cambogia servirono decenni per pareggiare la popolazione del 1975.
Roma, 13 maggio.
Pol Pot: torture e due milioni di morti da quando salì al potere il 13 maggio 1975 | ITMTelevision
13 Maggio 2014 @ 09:56
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