E’ polemica sul rincaro della tassa di soggiorno imposta dalla giunta capitolina agli albergatori che dovranno esercitarne l’esazione, per conto del Comune, nei confronti dei turisti che alloggeranno presso le strutture ricettive.
Così Federalberghi: “Lo spropositato aumento dell’imposta di soggiorno, voluto da Ignazio Marino, sindaco di Roma, avrà sicuramente effetti disastrosi sul turismo non solo della Capitale ma dell’intero Paese, è rappresenta l’ennesima conferma che vengono colpiti sempre i soliti noti e non si fa nulla per combattere l’abusivismo”. E prosegue: “Oltre al rischio che lo spirito di emulazione di altri Sindaci potrebbe portare ad una esplosione ulteriore dell’imposta in centinaia di altri Comuni, c’è la certezza che a Roma tantissime strutture ricettive saranno costrette a declassarsi per alleviare alla clientela questi aumenti, depauperando un livello ricettivo da sempre ai vertici nazionali, oltre al grave danno per l’immagine dell’Italia sui mercati internazionali”.
La replica di Marino a Radio 24: “Per quanto riguarda gli albergatori cosa vuole che dica. Se si ritiene ingiusto che chi può permettersi una stanza da 800 euro paghi qualche euro, sette euro, di tassa di soggiorno in più”.
Roma, 6 maggio