Sequestrato cantiere de Municipio ad Ostia. La sabbia raccolta con il dragaggio del Canale dei Pescatori invece di essere gettata sulle spiagge era rivenduta privatamente. La scoperta è il risultato di un’ispezione coordinata di Guardia Costiera e Vigili Urbani. Disposto dalla magistratura il sequestro di un braccio meccanico e di un camion. L’appalto, promosso dal X Municipio, prevedeva che gli operai liberassero i fondali solo dalla sabbia in eccesso, da destinare poi alla ricostruzione delle spiagge colpite dall’erosione. Sfortunatamente, la rena in questione veniva utilizzata per ben altri scopi e rivenduta quale materiale edilizio. Denunciato il responsabile del cantiere.
L’illecito è stato scoperto dagli agenti del gruppo Roma X Mare della polizia locale alla foce del Canale dei Pescatori, colpevole, una ditta incaricata dall’ufficio tecnico del Municipio di dragare il corso d’acqua, indispensabile per la navigazione ma insabbiato dalle mareggiate invernali. In base alle norme vigenti, la sabbia recuperata dai fondali ostruiti una volta sottoposta ad analisi per determinarne il grado di inquinamento deve essere riversata in discarica, oppure utilizzata lungo le spiagge soggette ad erosione, che nello specifico si trovano soprattutto a levante del canale stesso. La truffa è stata scoperta grazie all’intervento di un passante che venerdì 30 maggio, ha richiesto l’intervento dei vigili: è stato così che gli uomini della municipale hanno riscontrato l’rregolarità, sottoponendo a sequestro l’intera area insieme ai mezzi utilizzati per gli scavi. A rispondere della denuncia, sarà la Beton Lido, storica impresa di Ostia Antica che si occupa di produzione di calcestruzzo.
«Invieremo un dettagliato rapporto dell’accaduto alla Procura della Repubblica – conferma il comandante del Roma X Mare, Roberto Stefano – Dall’Ufficio Tecnico ci sono state mostrate autorizzazioni solo parziali di quanto abbiamo riscontrato». Insomma, sotto accusa sono anche i vertici dell’Ufficio Tecnico per avere omesso i controlli su quanto stava avvenendo alla foce del Canale dei Pescatori. «Questa situazione – contesta Fabrizio Fumagalli, presidente regionale del sindacato balneari Sib – l’abbiamo denunciata a partire dal 3 maggio. Non c’è un bando pubblico per quei lavori e, soprattutto, avvengono in violazione della legge regionale 53/98 sulla Difesa del suolo e del protocollo Regione Lazio-Sindacati balneari del 2010 sulla manutenzione delle spiagge. La soluzione di fare lavori e pagarli con la sabbia prelevata, è illegale».
Roma, 31 maggio