L’Arcivescovo di Agrigento Francesco Montenegro è uno di quei prelati di frontiera che non ha paura dei gesti e dei messaggi forti. E’ uno che due anni fa ha vietato i funerali religiosi a un boss mafioso.
Uno che se c’è da combattere la mafia non si tira indietro.
Ieri, in occasione del Primo Maggio, ad Agrigenti, ha “arringato” la folla di giovani di San Giovanni Gemini, città che ha ospitato il raduno Giovaninfesta per il 2014. “Chi non salta mafioso è”, ha intonato il sacerdote ed il coro da stadio ben presto si è diffuso tra i presenti. Con coraggio e determinazione.
Roma, 2 maggio