Arnoldo Mondadori: storico editore morto l’8 giugno 1971

Arnoldo Mondadori è stato un editore, fondatore della nota casa editrice Mondadori, morì l’8 giugno 1971.
Mondadori nacque a Poggio Rusco il 2 novembre 1889, da una famiglia di umili origini, abbandonò gli studi dopo le elementari per lavoro. I primi contatti con l’editoria li ebbe quando lavorò presso una tipografia di Ostiglia, dove si pubblicava il giornaletto “Luce”. Successivamente Mondadori riuscì a rilevare “La Sociale” trasformandola in un’attività di famiglia.
Fiutò diversi affari editoriali e l’impresa cominciò a crescere. Nonostante l’analfabetismo in Italia aveva dei picchi altissimi, Mondadori intuì che doveva pubblicare letture per tutte le fasce d’età, così uscì la collana La Lampada, cioè letture per l’infanzia. Puntò molto sull’ambiente scolastico, pubblicando testi con il marchio La Scolastica. Nel 1921 fondò la Casa editrice Mondadori.
Poi arrivò il fascismo, e Mondadori capì che mettersi in affari con il regime avrebbe prodotto ottimi introiti. Si aggiudicò la pubblicazione di Dux scritto da Margherita Sarfatti, la biografia di Mussolini, uscita nel 1926, ebbe un successo eccezionale. La notorietà di Mussolini fece schizzare le vendite in tutto il mondo, la biografia fu pubblicata per 17 edizioni, tradotta in 18 lingue, compreso il turco e il giapponese.
Mondadori diventò Editore di regime, ma le sue fortune aumentarono anche con tante innovazioni: come I Gialli Mondadori, un genere sconosciuto in Italia; la Biblioteca Romantica e Medusa, contenitori dei più grandi romanzi e narrazioni di scrittori italiani e stranieri; I Neri Mondadori, cioè romanzi polizieschi.
Nel 1935 il grande affare con Walt Disney, accordandosi per la pubblicazione di Topolino.
Superata la crisi della guerra, Mondadori continuò le vendite, nel 1965 lanciò l’iniziativa Oscar Mondadori, una collana tascabile e più economica.
Arnoldo Mondadori morì l’8 giugno 1971 a Milano.

Roma, 8 giugno.