Il prete contro la convivenza porta prove della gravità di questo peccato, paragonandolo ad reato: “L’omicidio è un peccato occasionale” che può essere cancellato con “un pentimento sincero”, chi convive “si pone al di fuori del sacramento contraendo il matrimonio civile” e vive invece “un’infedeltà continuativa”. E’ all’incirca ciò che scrive don Tarcisio Vicario, parroco di Cameri (Novara), sul bollettino distribuito ai fedeli domenica.
Non sa quello che scrive? Oppure è questo il suo pensiero? Forse il don non si era reso conto della gravità di ciò che ha scritto, ma chi se ne è reso immediatamente conto è il monsignore di Novara Franco Giulio Brambilla che ha pubblicato, sul sito della diocesi, le sue più sincere scuse riguardo all’accaduto e ha commentato: “l’esemplificazione, anche se scritta tra parentesi, risulta inopportuna e fuorviante e quindi errata. Inopportuna e sbagliata nei modi, perché semplifica una realtà che è complessa, che tocca le coscienze di ognuno, le sofferenze e le fatiche di moltissime famiglie. Inopportuna e errata nei contenuti”. Insomma, perdonatelo perché non sa quello che scrive! Speriamo!
Roma, 23 giugno
23 Giugno 2014 @ 15:46
Sarebbe da fucilarlo in pizza lui e tutti i preti