Aveva chiesto al’infermiera di accompagnarla al bagno, perché non poteva camminare, visto che per respirare doveva rimanere attaccata all’ossigeno. Lucia però, 60 anni, debilitata da un tumore, è rimasta lì nel bagno ed è morta. L’infermiera che doveva controllarla si è dimenticata di lei, staccando dal suo turno e lasciandola senza ossigeno. Questa l’accusa con cui è stata rinviata a giudizio con l’accusa di omicidio colposo Alessandra Ritrovato, operatrice presso l’Ospedale Israelitico.
A segnalare la vicenda alla Procura, che risale all’ottobre del 2011, i vertici del nosocomio. Il pm Mario Ardigò dispose una consulenza medico legale per accertare se la morte della paziente fosse collegabile alla condotta negligente dell’infermiera. Il magistrato, però, chiese poi l’archiviazione del caso. Secondo il pm, infatti, nonostante i gravi elementi di colpa a carico della donna, non era possibile sostenere con assoluta certezza he questa condotta fosse collegabile alla morte della 60enne. Poi il ricorso dell’avvocato difensore dei familiari di Lucia, Michele Gentiloni Silveri, e i lrinvio ora del gip Tiziana Coccoluto.
Roma, 21 giugno