Salvatore Quasimodo nacque a Modica il 20 agosto 1901, pubblicò le sue prime poesie sul mensile Nuovo Giornale Letterario, fondato insieme all’amico Salvatore Pugliatti, conosciuto durante la sua permanenza a Messina nel 1917. Dopo vari lavori si allontanò dalla scrittura, ci si riavvicinò nel 1926, quando si trovò a Reggio Calabria per lavoro, dove conobbe il comunista Enzo Misefari e l’anarchico Bruno Misefari, che lo invogliarono a scrivere. In quell’anno sposò anche Bice Donetti.
Nel 1927, Quasimodo fu invitato a Firenze dal cognato Elio Vittorini, che lo introdusse nell’ambiente letterario. Cominciò a maturare il suo stile Ermetico, pubblicando la sua prima raccolta Acqua e Terra.
Nel 1942 entrò nella collezione Lo Specchio della Arnoldo Mondadori Editore, con l’opera Ed è subito sera.
Dopo la guerra s’iscrisse al PCI, e pubblicherà una nuova raccolta intitolata Giorno dopo giorno. Negli anni ’50 comporrà le seguenti opere: La vita non è sogno, Il falso e il vero verde e La terra impareggiabile. Saranno i suoi anni migliori, vincendo numerosi premi, sino al più prestigioso nel 1959, il Nobel per la letteratura.
Il 14 giugno 1968 morì mentre si trovava ad Amalfi, colpito da un ictus. La sua ultima opera fu Dare e Avere del 1966.
Roma, 14 giugno.