Roma, 30 luglio 2014 – Arrestato 64 enne ad Ardea che negli ultimi tre mesi avanzava richieste di denaro ai danni di un imprenditore di 40 anni. L’uomo, incensurato, aveva preso di mira il suo vicino con continue richieste di denaro, avanzate con bigliettini che venivano lasciati sull’auto della vittima. Le richieste riportavano il posto dove il denaro doveva essere consegnato e le minacce su cosa sarebbe accaduto all’imprenditore se questi non avesse ottemperato alle sue richieste.
4 mila euro in due rate – La vittima aveva già versato all’estorsore una prima “rata” da 2 mila euro. La vittima, infatti, aveva creduto in un primo momento che il richiedente fosse uno dei suoi ex creditori, particolarmente arrabbiato per non aver ricevuto il dovuto dopo il fallimento della sua azienda. Un’ipotesi che però si è dimostrata subito poco praticabile, in quanto le minacce erano indirizzate anche ai suoi familiari e riportavano informazioni così riservate che solo una persona a lui molto vicina poteva conoscere. Impaurito dall’impossibilità di risalire al responsabile delle minacce e preoccupato dell’incolumità dei suoi familiari, inizialmente l’imprenditore non ha sporto denuncia, ma facendolo solo quando le pretese del suo aguzzini sono aumentate, con l’ulteriore richiesta di 3 mila euro. quando la richiesta tata di ulteriori 3mila euro si è deciso a denunciare tutto ai carabinieri.
Le indagini – Informati i carabinieri del Comando di Pomezia, in accordo con la vittima è scattata la trappola. Gli uomini dell’arma si sono appostati dove l’imprenditore avrebbe dovuto lasciare gli ultimi 3 mila euro che gli erano stati richiesti riuscendo a sorprendere, bloccare e arrestare il 64 enne, rivelatosi poi il vicino di casa. L’uomo è risultato avere il profilo ideale del ricatatatore in quanto conosceva bene la famiglia dell’altro e la situazione di difficoltà con i creditori della sua azienda. All’uomo responsabile dell’estorsione sono stati sequestrati due computer e la stampante presumibilmente utilizzati per stampare le richieste estorsive, prima di essere messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.