Roma, 15 luglio 2014 – “Il bilancio comunale in approvazione è una vera e propria stangata che peserà come un macigno sulle spalle degli imprenditori del commercio del turismo e dei servizi”. L’allarme arriva dalla Confcommercio di Roma. “In un periodo di profonda crisi, come quella che stiamo attraversando, bisognerebbe adottare tutte le misure possibili per stimolare la ripresa ed incentivare i consumi, ma sta avvenendo esattamente il contrario. Le voci di spesa contenute nel bilancio – prosegue la nota – che gravano di più sulle aziende del terziario sono anche quelle che il Comune prevede di aumentare in misura maggiore. Ci riferiamo alla Tasi, alla Ztl e alla tassa sui rifiuti. Un discorso a parte va fatto poi per l’aumento della tassa di soggiorno contro cui ci siamo battuti fino all’ultimo e che continuiamo a ritenere una tassa ingiusta ed iniqua. In merito alla Tasi la nostra richiesta è di ridurre l’aliquota allo 0,3, così come avvenuto per l’IMU su alcune tipologie di attività, in modo da mantenerla agli stessi livelli Imu 2013”.
“Per quanto riguarda la Ztl, invece il bilancio prevede di triplicare le tariffe portando il costo dell’accesso dai 400-600 euro l’anno, agli attuali 1150-2500 – prosegue la nota – Una scelta che avrà pesanti riflessi soprattutto su alcune categorie imprenditoriali e di servizio come gli agenti di commercio, gli operatori del turismo, gli Ncc, rispetto alle quali la dimensione di fatturato medio risulta essere estremamente ridotta e pertanto tali costi acquisiscono un’ incidenza relativa assolutamente sproporzionata”. Mentre sui rifiuti “riteniamo che la tassa debba essere ritirata e proporzionata al tipo di attività cui viene applicata – continua Confcommercio – Le proposte di modifica del regolamento sui rifiuti si pongono l’obiettivo di aggiornare il testo e di renderlo più adeguato alla qualità del servizio offerto. Ad esempio si dovrebbero prevedere delle riduzioni proporzionate alla percentuale di raccolta differenziata presente sui diversi territori comunali: – 20% della tariffa in caso di mancato svolgimento del servizio e – 40% della tariffa per le zone in cui non è effettuata la raccolta”.