Roma, 12 luglio 2014 – Possibile sciopero per la ‘prima’ della Bohème lunedì alle Terme di Caracalla, nell’ambito della stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma. Due sindacati che non hanno firmato l’accordo con il sovrintendente Carlo Fuortes per la ristrutturazione del personale della Fondazione pronti a proclamare l’agitazione: “Abbiamo avuto il mandato per lo sciopero dall’assemblea dei lavoratori giovedì scorso – ha detto Nadia Stefanelli della Slc-Cgil, che assieme alla Fials-Cisal rappresenta la protesta -, ma ancora non abbiamo deciso se e quando proclamarlo. Lunedì faremo un presidio al ministero dei Beni culturali”.
In particolare Slc-Cgil e Fials-Cisal contestano il piano di ristrutturazione firmato invece da Cisl e Uil: il taglio di 6 milioni di euro di fondi non riguarderebbe, secondo loro, 65 posti di lavoro, ma circa 100: “Questo in una pianta organica del Teatro dell’Opera che prevede 630 persone – afferma Stefanelli -, mentre in realtà ci sono appena 460 lavoratori. Nè azienda nè ministero ci hanno risposto e non sappiamo neppure cosa intendano fare Comune di Roma e Regione Lazio, che risorse intendano destinare al Teatro dell’Opera. Roma invece ha bisogno di una particolare attenzione per il settore spettacolo, che sta morendo”.