Maria Goretti, oggi venerata come Santa e Martire, è stata un’umile bambina di dodici anni, che perse la vita a seguito di un tentativo di stupro da parte di Alessandro Serenelli, suo vicino di casa, quasi coinquilino.
Maria Goretti nacque a Corinaldo nelle Marche, il 16 ottobre 1890, la sua famiglia decise inizialmente di spostarsi a Paliano, in Ciociaria, in cerca di miglior fortuna nella terra da coltivare. La numerosa famiglia dei Goretti, composta dai genitori e cinque figli, condivise il podere con Giovanni Serenelli, vedovo con due figli: Alessandro e Vincenzo.
I Goretti e i Serenelli non sempre riuscivano a racimolare la cena, e così chiedono migliorie al padrone del podere, Giuseppe Scelsi, questi però si arrabbiò e li mandò via.
La famiglia Goretti, seguita dai Serenelli, si sposta verso Nettuno, a Ferriere di Conca, oggi Borgo Montello. In quegli anni l’agro pontino era un’enorme palude, dove si viveva in condizioni precarie, soltanto dopo la bonifica degli anni ‘30, l’area diventò un centro abitativo e lavorativo. Non a caso Luigi Goretti, il padre famiglia, si ammalò come i tanti di meningite, malaria e tifo, morirà il 6 maggio 1900, lasciando la sua famiglia. Fu così che la piccola Maria cominciò ad aiutare la madre e i suoi fratelli, curando la casa e preparando i pasti, spesso si mangiava assieme alla famiglia Serenelli.
Nella testa di Alessandro Serenelli però, comincia a scatenarsi qualche cosa, un amore malato per quella bambina più piccola di lui, la vuole fortemente, e più volte tenta di importunarla, ma Maria, proveniente da una famiglia religiosa, si vergogna di raccontare le avances di Alessandro alla madre. Il 5 luglio 1902 succede il dramma, mentre i Goretti e i Serenelli sono a lavoro nei campi, Alessandro irrompe in casa di Maria, che era sola a rammendare vestiti, la prende con la forza ma lei tenta di respingerlo. Alessandro non riesce ad approfittarsi della fanciulla, in lui scatta un altro raptus di follia, afferra un punteruolo e per quattordici volte lo infilza nella pancia della piccola Maria. Le famiglie sentendo le urla rincasano, trovandosi la scena scioccante della piccola Maria piena di sangue. Un carro ambulanza cerca il più presto possibile di portarla all’ospedale Orsenigo di Nettuno, ma la tempistica non aiutò la giovane, che morì poco dopo.
Prima di morire disse alla madre di Alessandro: Per amore di Gesù lo perdono: voglio che venga con me in Paradiso.
Maria Goretti cominciò a essere venerata come Martire dalle nuove famiglie che si trasferirono nell’agro pontino già bonificato. A seguito di due guarigioni definite miracolose, attribuite all’intercessione di Maria Goretti, la Chiesa decise di canonizzarla nel 1950, sotto il papato di Pio XII.
Roma, 6 luglio.
Maria Goretti: la dodicenne che morì dopo un tentato stupro il 6 luglio 1902 | ITMTelevision
6 Luglio 2014 @ 08:52
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