La lettera del sindaco De Carolis non è piaciuta affatto alla diocesi di Frascati. il trasferimento di padre James, secondo il primo cittadino, non sa da fare. Monte Compatri, insomma, non vuole privarsi di una figura carismatica che tanto ha dato alla comunità, come il parroco di San Lorenzo Martire, dice la missiva indirizzata al vescovo Monsignor Martinelli, che dal canto suo questi ha mal digerito considerandola una mancanza di rispetto verso il vescovato. Soprattutto visto i toni poco concilianti contenuti in essa.
“Un atto quanto meno indebito, insolito, inopportuno che appare e può sembrare, anche, strumentabile politicamente nel contenuto e nella forma”, riporta in una nota firmata dal Vicario Generale, Monsignor Raffaello Torelli in riferimento alla lettera, ritendola un piatto indigesto quando costituzionalmente parlando Stato e Chiesa dovrebbero mantenere i loro poteri separati, così come previsto nei patti Lateranensi: “La Diocesi Tuscolana”, prosegue la nota, “richiama al doveroso rispetto delle reciproche competenze e ruoli propri dell’Autorità religiosa, parrocchiale e diocesana e civile, come richiesto ed attuato sempre nella nostra zona e diocesi da una sana e moderna concezione di Stato e di Chiesa”.
Una situazione che ha messo il sindaco De Carolis nell’occhio del ciclone, con il suo intervento considerato in tutto e per tutto una mancanza di rispetto nei confronti del vescovo e nei confronti della diocesi, tutta: ” si evidenzia la mancanza di considerazione, attenzione e rispetto verso l’Autorità Diocesana, tenuta, a norma del Diritto Canonico, a garantire la più alta e armonica cura pastorale del territorio, nel momento in cui viene chiesta la revoca di un provvedimento, adottato dopo prolungata preghiera e riflessione, ampia consultazione e per fondate motivazioni pastorali per il bene della parrocchia, del sacerdote e della Diocesi”, è la conclusione della nota di stampa in cui si invita la comunità parrocchiale “a crescere sempre più unita, insieme con i propri pastori, nella comunione con Cristo e la Sua Chiesa”.
La risposta dei sindaco, specificando in una contro dichiarazione come: “La lettera aperta che Le ho inviato, circa il trasferimento di padre James Edasserey non voleva essere lo strumento per aprire una polemica con la Curia. Se questo Le è sembrato l’obiettivo, anticipo le mie scuse; perché non era assolutamente nelle mie intenzioni usare strumentalmente la vicenda dell’avvicendamento della parrocchia di San Lorenzo al Laghetto. Il mio intervento voleva solo essere un contributo per ricordare, da responsabile di un’istituzione fondamentale di questa città, come padre James in questi anni sia diventato patrimonio della nostra comunità – continua il sindaco – Premesso quindi che non era nostro interesse entrare nella gestione della Diocesi che Lei rappresenta o contestare i codici e norme che regolamentano la Chiesa; l’intenzione era quella di far conoscere alla Curia un punto di vista differente, che arriva direttamente dalla cittadinanza, preoccupata dalla possibilità di perdere una risorsa come padre James”.