Roma, 26 luglio 2014 – Due immigrati ospitati nel Centro di identificazione ed espulsione (Cie) di Ponte Galeria si sono cuciti le labbra per protestare contro le condizioni di detenzione. L’episodio questa mattina e a renderlo noto l’ufficio del Garante per i detenuti del Lazio. Si tratta di un algerino che si trova al Cie dal 3 luglio, e un tunisino lì dal 22 luglio, ha riferito il direttore del centro Floriana Lo Bianco, della Cooperativa Auxilium che lo gestisce. Il giovane tunisino era già stato detenuto a Ponte Galeria per circa un mese fino al 20 maggio scorso, aveva fatto uno sciopero della fame contro le condizioni e i tempi di permanenza nella struttura ed era poi stato rilasciato per mancata proroga del provvedimento. Entrambi hanno diversi precedenti penali e si trovano al Cie perchè destinatari di un decreto di espulsione.
“Lunedì l’algerino dovrà incontrare il giudice per la proroga dei 30 giorni di detenzione – ha riferito la direttrice – e intende presentarsi al magistrato con le labbra cucite. Per il suo compagno invece l’appuntamento per l’eventuale proroga è fissato a fine agosto“.