Roma, 15 luglio – Buone notizie per i quartieri Marconi entro pochi mesi prevista la riapertura di una serie di cantieri legati al piano di sviluppo dell’università Roma Tre e alla realizzazione di opere di utilità pubblica per la città. Ieri, nel corso di un sopralluogo il Sindaco accompagnato dall’assessore alla trasformazione urbana, Giovanni Caudo, e dal Rettore dell’Università di Roma Tre, Mario Panizza, ha effettuato un sopralluogo nel quartiere Ostiense, nei siti interessati dalla trasformazione urbana del progetto Puom (Progetto Urbano Ostiense Marconi). Intitolato anche, ufficialmente, il Ponte della Scienza a Rita Levi Montalcini
Secondo quanto riportano gli uffici del Comune, il progetto prevede un investimento complessivo di 121,61 milioni, con consegna di fine lavori nel 2018. Gli interventi nel quadrante Ostiense riguardano il Piano di sviluppo edilizio dell’Università Roma Tre che comprende il completamento della ristrutturazione dell’ex Vasca navale dove ha sede la facoltà di Ingegneria, la costruzione della nuova sede del Rettorato, la Direzione Generale, gli Uffici dell’Amministrazione centrale e le Segreterie Studenti, l’edificio delle nuove aule di Lettere a Valco San Paolo, e le facoltà di Architettura nei padiglioni dell’ex mattatoio a Testaccio.
Presso i padiglioni dell’ex mattatoio di Testaccio andranno, oltre al museo della Fotografia, anche una nuova biblioteca e un auditorium.
Il progetto prevede, inoltre, la realizzazione di una parte del parco Tevere sud e la costruzione di un nuovo tratto di lungotevere tra Ponte dell’Industria e via Fermi con un nuovo ponte carrabile in prosecuzione della circonvallazione Ostiense.
Queste le parole del Sindaco nel corso della visita: “L’obiettivo del sopralluogo di oggi è sollecitare lo sviluppo di questa parte della città. L’investimento complessivo è molto importante dal punto di vista economico, sono 121 milioni di euro, ma è ancora più importante dal punto di vista sociale e urbanistico. E’ una città nella città – ha proseguito il Sindaco – perché qui studiano e vivono 40mila studenti”. Ed ha poi aggiunto: “si tratta di opere importanti per rafforzare quel senso di comunità che noi vogliamo per Roma e potenziare un polo culturale di istruzione superiore. Questo è uno degli elementi più importanti per rendere la città più vivibile e sicura”.