Roma, 16 luglio 2014 – A inventare il parchimetro è stato Carl Magee, giornalista trasferitosi dal New Mexico a Oklahoma City, dove ha fondato il giornale The Oklahoma News. Una delle prime cose che ha notato è stato il traffico nel centro cittadino: i parcheggi erano tutti occupati dai residenti e dai lavoratori dei negozi e degli uffici, disagio che portava i clienti a disertare la zona.
Così gli è venuta l’idea di creare il parchimetri, all’epoca azionati attraverso l’introduzione di una moneta da 5 centesimi (80 centesimi di dollaro di oggi) l’accoglienza non è stata particolarmente calorosa da parte degli abitanti del luogo, ma senz’ombra di dubbio il parchimetro, brevettato con il nome Park-O-Meter, ha risolti i problemi degli automobilisti di passaggio, assicurando che i parcheggi non venissero occupati per 24 ore dai residenti e dai lavoratori degli esercizi di zona, riducendo il traffico e consentendo al Comune di avere un nuovo strumento per far entrare soldi nelle casse comunali.
La produzione su scala industriale è iniziata l’anno successivo e ha raggiunto il culmine negli anni Ottanta. Il primo modello si basava sulla tecnica dell’inserimento di una singola moneta e un meccanismo di programmazione del tempo di posteggio acquisito che, attraverso una lancetta e una bandiera a barra, indicava il tempo di scadenza del periodo pagato.
Negli anni sono stati apportati pochi cambiamenti al parchimetro, tutti riguardanti il design dello strumento e il piano tecnologico. Negli anni Ottanta, quando la sosta a pagamento era vista come un modo per risolvere le esigenze economiche legate alla circolazione e al parcheggio dei mezzi, sono state sotituite alcune componenti meccaniche con altre elettroniche.
Negli anni Novanta è stato introdotto il cosiddetto gratta e sosta, tagliando prepagato usa e getta da posizionare sul cruscotto, in grado di far scegliere la tariffa oraria grattandola. Negli anni Duemila si è diffusa, solo in alcune città, la versione digitale del parchimetro, un dispositivo informatico da tenere in auto, ricaricabile e portatile.