Roma, 29 luglio 2014 – Un uomo di origine marocchina è stato arrestato a Velletri ed ha tentato la fuga con le manette ai polsi prima di entrare nel carcere di via Cisternense.
Il caso – L’uomo era stato arrestato la sera prima dai militari della stazione di Tor San Lorenzo (Ardea) per le percosse subite dalla giovane moglie romena nella zona delle Salzaree. Dopo il processo per direttissima svoltosi ieri al Tribunale di Velletri, il 34enne su ordine del giudice, doveva essere portato in carcere dai tre carabinieri che lo accompagnavano, ma prima che arrivassero al cancello del penitenziario di Contrada Lazzaria, nelle campagne di Velletri, al confine con i territori di Aprilia e Cisterna, l’uomo è ha aperto lo sportello posteriore e correndo come un matto si è disperso tra le vigne e gli uliveti della zona. I due militari hanno tentato di riacciuffarlo rincorrendolo, ma non sono riusciti a fermarlo.
La beffa – Poco dopo e per tutta la serata e la notte sono iniziate le ricerche dell’uomo, che con il suo gesto ha mosso circa cento militari, alcuni elicotteri, le unità cinofile e altri reparti speciali dei carabinieri. Le ricerche sono ancora in corso presso tutta la zona circostante e sul litorale romano dove l’uomo risiede, ma al momento non ci sono tracce dell’uomo. Questo è il primo caso, nel quale nel corso di una trasporto al carcere un detenuto riesce a fuggire da un auto delle forze dell’ordine. Gli inquirenti stanno indagando sulle cause, tenendo conto che le auto dei carabinieri hanno le sicure bloccate dall’interno e dall’esterno, quando c’è un detenuto a bordo e i trasporti degli arrestati, secondo le disposizioni giudiziarie vengono fatte almeno da tre militari, due davanti e uno dietro vicino alla persona da tradurre in carcere.