Roma, 3 agosto 2014 – “Demetrio Albertini è l’uomo giusto per il cambiamento“. Morgan De Sanctis non ha dubbi. Il portiere della Roma si schiera con l’ex milanista nella corsa alla presidenza della Figc. E commenta le frasi di Tavecchio: “E’ chiarissima la situazione – dice in una intervista a Roma Channel – Io mi rifaccio anche alle parole di Ulivieri. Quando una persona è inadeguata non lo è solo per demeriti. E’ perchè ha una storia che non ti permette di ricoprire un certo incarico. Poi se la Figc deve cambiare non puo’ passare per una figura come quella di Tavecchio. Ci vuole qualcosa di diverso e noi puntiamo su Demetrio Albertini che puo’ cambiare davvero qualcosa. Chi nel 68% si riconosce nella candidatura di Tavecchio spero possa cambiare idea e prendere coscienza che la situazione migliore è quella di Demetrio. Ci sono altri 10 giorni, speriamo che il processo avvenga e sia completo l’11 agosto“.
Fuori per infortunio, De Sanctis però è pronto al rientro: “Salvo imprevisti dell’ultima ora sarò a completa disposizione di Rudi Garcia il 30 agosto. Il mister ha parlato di gerarchie, con lui ho parlato spesso, la stima è frutto di quello che succede sul campo. Si parla di portieri che possono rappresentare una garanzia, finché lo fanno gli altri accetto qualunque tipo di discorso. Dal 30 agosto si ricomincerà a fare sul serio“. E della sua Roma è sicuro: “Siamo ben assortiti, se abbiamo da analizzare la struttura della rosa, questo mix tra giovani ed esperti è stato ben strutturato. Questo accade sia in difesa, che a centrocampo, che in attacco. La rosa è strutturata per le tre competizioni. L’ho detto in alcune situazioni pubbliche, tutto questo ottimismo attorno alla Roma è frutto di un lavoro eccezionale dello scorso anno e che è continuato ad esserci in estate. Necessariamente devono esserci sudore e umiltà. Non possiamo pensare di essere più forti di quel che siamo. Consapevoli dei nostri mezzi, ma la parola chiave è umiltà, con quella raggiungeremo risultati spero migliori dell’anno scorso“.
Sugli obiettivi: “Il campionato dovrà necessariamente essere il primo obiettivo. Bisogna cercare di migliorare rispetto all’anno scorso, abbiamo ottenuto 85 punti, molto probabilmente fare di più vorrebbe dire vincere il titolo, perché è quasi impensabile immaginare che una squadra possa fare più di 90 punti, succede raramente. La Champions League e la Coppa Italia sono obiettivi, per quanto riguarda l’Europa la Roma torna dopo 3 anni, quindi sinceramente non ci può essere altro obiettivo che passare il turno. Da questo punto di vista un po’ di chiarezza la potrò dare dopo i gruppi, bisognerà capire con chi ci giocheremo la qualificazione“.
In questa tourneè americana Skorupski non ha convinto al 100%, De Sanctis dice la sua: “Il mio ruolo è quello di fare il portiere, non so se la Roma ha delle idee che sono uguali alle mie, perché sinceramente pensare a Skorupski come possibile titolare della Roma anche quest’anno è una cosa che ci sta per le sue qualità. Io continuo a pensare che lui con i dovuti miglioramenti e l’applicazione possa rappresentare il presente e il futuro della Roma. Di consigli gliene do in continuazione, più che quelli che possono essere i miei consigli, in modo anche sincero, posso dire che ha la possibilità di stare con portieri forti. Ha l’opportunità di lavorare con Nanni, che è un ottimo preparatore, di stare in una squadra con dei campioni. Sono tutte cose che gli girano attorno e che lo rendono un privilegiato. Lui non deve farsi sfuggire questa opportunità, stare alla Roma a 23 anni con prospettive ti capita una volta nella vita“.
La Juve senza Conte sembra più debole, ma guai a parlare troppo presto: “La squadra è quella dell’anno scorso, hanno aggiunto qualcosina. È andato via chi non era più protagonista o non lo era stato costantemente. Antonio Conte, anche per opinione di chi lavorava con lui, è un elemento importantissimo. Però non canterei vittoria troppo presto, quello che poi conta sono i giocatori, quello che scendono in campo. Dopo tre anni è anche fisiologico cambiare, considero la Juve una squadra che conserva un vantaggio rispetto alle altre. Fermo restando che per quanto svolto fino adesso qualcosa abbiamo rosicchiato, ma sono tutte cose che rimangono chiacchiere. Il campo dirà veramente cosa è successo durante questa fase e chi come sempre meriterà di vincere“.