Roma, 9 agosto 2014 – Serata movimentata a Ostia dopo un incontro di boxe al PalaFijlkam. Dopo la sfida valida per il titolo tricolore dei leggeri tra Manuel lancia e Pasquale Di Silvio, si è scatenata una rissa che ha portato la ferimento di Davide Buccioni, manager del primo, laureatosi neocampione italiano e molto conosciuto nella capitale.
Una sfida delicata quella tra i due pugili, visto che a Guidonia un anno fa il match era stato molto discusso. Sicuramente questo ha provocato la tensione anche ieri sera. Secondo le prime ricostruzioni, ad accendere la niccia il padre di Di Silvio, poi l’aggressione a Buccioni da parte di 5 tifosi dello sfidante nello spogliatoio. Sul ring Di Silvio si era avvicinato al gruppo che stava festeggiando e aveva a detto forse qualche parola di troppo, tanto che la reazione di Davide Buccioni secondo alcuni è stata una manata in faccia al pugile (anche se qualcuno parla di schiaffo). Da lì poi l’aggressione da parte del padre di Di Silvio e di alcuni tifosi, che hanno costretto poi Buccioni a fuggire per mettersi in salvo.
Di Silvio in mattinata si è detto dispiaciuto: “Lui doveva capire il mio stato d’animo e limitarsi a mandarmi via senza adoperare le mani. Quanto accaduto dopo mi dispiace perché non fa bene al pugilato e ne dà una immagine errata“, dice a La Gazzetta dello Sport. L’organizzatore Marcello Paciucci ammette che nella rissa “ho dato una manata anche io a Davide e me ne sono subito pentito. L’ho chiamato verso le 2 di notte per chiedergli scusa e lui mi ha detto che avrebbe messo il tutto in mano ad un avvocato. Poi questa mattina mi ha mandato un messaggio in cui mi dice che vuole le pubbliche scuse per l’accaduto. Ho sbagliato anche io e mi dispiace, lo ripeto, ma Buccioni deve ricordarsi che a scatenare tutto è stato il suo gesto sul quadrato“.
10 Agosto 2014 @ 03:19
Eh già , quando accadono certe cose ci rimette il pugilato…