Roma, 3 settembre 2014 – Multata per aver raccolto rifiuti sulla spiaggia. Aver cura dell’ambiente, troppo spesso deturpato dall’incuria e dalla maleducazione può costar caro. Lo ha scoperto suo malgrado Ilaria Montis, 35 enne, di origini cagliaritane, che alcuni giorni fa è stata multata per 167 euro a Piscinas dalla polizia. oggetto del verbale? “Non residente a Cagliari, conferiva all’interno dei cassonetti stradali buste contenenti rifiuti”.
Archeologa e ambientalista – Ilaria, di professione archeologa, con un contratto di ricerca all’Università di Cagliari e una grande passione per i temi dell’ambiente e della pace, è stata fermata a Cagliari di fronte un cassonetto in viale Poetto, in flagranza di “reato”, intenta a conferire la spazzatura raccolta da troppo in “là”.
Il racconto – “Domenica sera con un amico ci siamo fermati a fare un tuffo a Piscinas, andando via abbiamo deciso di pulire un po’ la spiaggia, cosa che mi capita di fare spesso, e abbiamo riempito un’intera cassetta di rifiuti vari tra cui bottiglie e flaconi abbandonati da altri bagnanti sulla sabbia. Guardandoci attorno ci siamo resi conto che non c’erano contenitori o cestini, così abbiamo caricato la cassetta in macchina. Il giorno dopo la Polizia di Cagliari mi ha visto mentre gettavo tutto e mi ha fatto la multa perché utilizzavo i cassonetti del comune di Cagliari pur non essendo residente in città. E’ vero, ho la residenza nel comune di Baratili San Pietro in provincia di Oristano, ma non sapevo di non poter gettare i rifiuti a Cagliari, del resto sui cassonetti non c’è alcun divieto. Sono rimasta sconcertata, ho spiegato che era spazzatura di altri raccolta in spiaggia a Piscinas e che stavo anche differenziando la plastica ma sono stati inflessibili: ho rifiutato di firmare il verbale, uno dei vigili si è alterato e mi ha insultato minacciando di portarmi in caserma e denunciarmi. Ho ritirato la multa, 167 euro da pagare entro 60 giorni“.
la decisione di non fare ricorso – Ilaria Montis, impegnata come volontaria nell’organizzazione di eventi per la promozione del pacifismo e tecniche di meditazione quali il Wesak del Mediterraneo. Attualmente, è impegnata in prima persona quale organizzatrice e promotrice della giornata per la pace e il disarmo, (che si terrà a Capo Frasca il prossimo 13 settembre), non farà ricorso: “Non racconto questa brutta storia per narcisismo ma per far riflettere sulla questione dei rifiuti in Sardegna: la mancanza di cassonetti stradali è un grave problema in tutta l’isola perché in tanti, Sardi e turisti, spesso lasciano i rifiuti dove capita non sapendo dove buttarli, e lo vediamo da spiagge, strade e cunette sporche e piene di spazzatura. Episodi come questo fanno pensare che forse è il caso di andare oltre le divise, oltre la burocrazia, oltre le regole e oltre le ideologie per usare il nostro buon senso quando le circostanze lo richiedono. Per tornare alle cose semplici e sensate in un momento in cui tante belle iniziative che nascono dal cuore, senso etico e senso civico delle persone vengono soffocate dall’eccessiva burocrazia che le rende inattuabili“.
3 Settembre 2014 @ 15:37
Se esiste ancora un pò di buon senso e dignità dovrebbero apparire sul giornale almeno le scuse del Sindaco di Cagliari.
3 Settembre 2014 @ 18:38
Le cose piu assurde si sentono in italia. la multa si dovrebbe fare al sindaco di quel paese e si vergogni.
4 Settembre 2014 @ 03:09
Vigili terroni