Roma, 24 settembre 2014 – Siamo alla vigilia di Lazio – Udinese, posticipo della quarta giornata della Serie A, e Stefano Pioli è intervenuto nella consueta conferenza stampa:
Come vive il post Marassi?
“Con determinazione e concentrazione. Non siamo riusciti a ottenere quello che volevamo, ci stiamo allenando bene. In questo momento dobbiamo fuori ancor di più il carattere, lo spirito di fare la partita e vincere”.
Quanto cambia la Lazio con gli infortuni di Biglia e Gentiletti?
“Chiaro che sono molto dispiaciuto, soprattutto per l’infortunio di Santiago per la gravità e la durata. E’ un giocatore che è entrato subito dentro le nostre situazioni, con grande disponibilità. E’ un giocatore per il quale avevo spinto per avere l’ok dell’acquisto, aveva le caratteristiche giuste. E’ vero però che noi facciamo un lavoro di squadra, ho a disposizione una rosa di qualità. Non sono preoccupato, saremo pronti per domani”.
La Lazio è sulla strada giusta?
“Sì, per vari motivi. Abbiamo un gruppo con dei ragazzi stupendi, sono dei professionisti esemplari che lavorano con grande volontà e compattezza. Non siamo ancora al 100% in tante situazioni, per me il bicchiere mezzo pieno. Siamo sulla strada giusta. Non siamo soddisfatti perché non abbiamo ottenuto risultati, mi aspetto una cattiveria superiore”.
Come si risolve il problema sotto porta?
“Solo domenica non abbiamo sfruttato le occasioni. A fine gara le nostre situazioni offensive sono state sempre superiori a quelle dell’avversario.Siamo la Lazio, dobbiamo provare a vincere ogni partita. Ci stiamo allenando per cercare di sfruttare al meglio le occasioni a disposizione. L’Udinese è una squadra solida, che ha qualità, dobbiamo ottenere un risultato positivo”.
La Lazio deve diventare più cinica?
“La crescita deve essere in quella direzione, dobbiamo diventare più concreti. Abbiamo avuto sempre grande voglia di stare in partita, in 11 non avremmo mai perso a Genova. Siamo preparati per fare cose in più, abbiamo valori importanti. Anche domani saremo una squadra competitiva”.
Lazio ancora da Europa?
“Sì, perché conosco i miei giocatori. E’ vero che domani giocheranno due difensori diversi, conta come stanno lavorando adesso. Non faccio mai discorsi individuali e di reparto, conta la squadra nell’insieme. Saremo competitivi lo stesso“.
Baratterebbe il bel gioco con una vittoria?
“Noi lavoriamo per la vittoria e per i punti, non per i complimenti che sono illusori e fini a se stessi. Si può arrivare al risultato attraverso il bel gioco. Vogliamo fare un salto in avanti in classifica”.
Djordjevic o Klose? Si aspetta più gol dagli attaccanti?
“Normale che gli attaccanti debbano fare gol, però si sono fatti trovare pronti. Hanno aiutato la squadra a creare occasione da gol anche con i loro movimenti. Se siamo stati pericolosi è anche perché loro ce l’hanno permesso. Certo da domani dovremo cercare essere più concreti, anche perché difficilmente si creano 8-9 palle gol a partita. Dobbiamo essere più concreti, così come hanno fatto i nostri avversari”.
Felipe Anderson?
“In avanti ho tante possibilità di scelta, mi prendo fino a domattina per prendere la mia scelta. Poi sceglierò chi riterrò più adatto”.
Marchetti?
“Finalmente sta bene, è al 100%, credo sia a livello dei suoi colleghi. Domani la mia scelta sarà tecnica”.
La Lazio è in crescita?
“Se prendiamo in esame le due trasferte sì, poi può succedere di perdere gare come quella di Genova. La crescita c’è, contro un avversario pericoloso non abbiamo concesso praticamente nulla. Con il Genoa abbiamo affrontato alcune situazioni in modo migliore rispetto a Milano”.
Si aspetta una risposta importante da chi ha perso il posto da titolare?
“Assolutamente sì, il gruppo lavora tutti i giorni con l’obiettivo di crescere insieme. Faccio riferimento a tutti, ognuno ha bene in mente cosa dve fare in campo, mi aspetto una squadra generosa. Sono pronti per essere scelti, poi io deciderò chi far giocare”.
Si è calato bene nel mondo Lazio?
“Mi trovo benissimo e sto lavorando benissimo, con concentrazione e serenità. Sono nelle condizioni migliori per lavorare. Non c’ero, conoscevo bene la realtà, ma dal primo giorno ad Auronzo ho percepito passione e voglia di tornare allo stadio con le condizioni giuste, cioè quelle di mettere tutto in campo. La squadra sta rispondendo alle aspettative, purtroppo non sono arrivati i risultati. Ma vogliamo dare tutto quello che abbiamo”.