Roma, 25 settembre 2014 – Si chiamano Ilario Ilari e Valentino Tomasone i due autisti della “Trotta Bus Service” sospesi dopo aver partecipato alla trasmissione televisione “Presa Diretta” in onda su Rai 3 e diretta da Riccardo Iacona. I due dipendenti sono delegati dell’Unione Sindacale di Base (Usb) e a denunciarli è stato lo stesso sindacato.
Come spiega Walter Sforzini dell’Usb, la ragione per cui i due autisti sono stati denunciati riguarda “la loro presenza in trasmissione senza alcuna autorizzazione da parte aziendale e l’aver rilasciato al giornalista inviato dichiarazioni inerenti il parco automezzi aziendale circolante e la relativa manutenzione delle vetture altamente lesive dell’immagine dell’azienda”.
Ma Sforzini continua dicendo: “le immagini che sono state trasmesse parlano da sole”. E ancora “I lavoratori non hanno rilasciato nessuna dichiarazione diversa da ciò che proprio le immagini hanno mostrato, ovvero una vettura guasta al capolinea, proprio durante l’intervento di un meccanico; un autobus che ad ogni inserimento di marcia scaricava l’aria dei servizi automezzo e rischiava di bloccare la vettura”. Inoltre “La risposta ad una domanda del giornalista in merito al rinnovo del parco automezzi, come previsto dal contratto di servizio stipulato con il Comune di Roma, è venuta non dalla bocca dei lavoratori, ma dal passaggio di un autobus, evidentemente molto in là con gli anni, che emetteva un intenso fumo nero dal tubo di scappamento”.
Purtroppo per i due autisti la sospensione sembra essere solo l’inizio. Sforzini ha infatti dichiarato che “potrebbe preludere al loro licenziamento” E che “questa appare come un’azione di ritorsione nei confronti della nostra organizzazione sindacale, che da anni denuncia questo tipo di mancanze alle istituzioni responsabili del servizio. Alla luce di ciò l’Usb chiede l’annullamento immediato delle sanzioni nei confronti dei delegati e l’attivazione delle necessarie verifiche sulla corretta applicazione del capitolato d’appalto con il Consorzio Roma Tpl”.
Solidarietà è arrivata sia dalla presidente della commissione capitolina Mobilità Annamaria Cesaretti che ha dichiarato: “La libertà di espressione è un diritto costituzionale. Chiediamo il reintegro all’azienda e ad Atac di verificare quanto emerso dalla trasmissione circa le condizioni delle vetture. Ricordiamo che i lavoratori spesso percepiscono in ritardo i salari. L’ultimo risale al mese di luglio”. Sia dal conduttore stesso della trasmissione Riccardo Iacona: “Sarebbe opportuno che anche il sindaco Ignazio Marino si facesse carico di questa storia. La Tpl è il consorzio a cui Roma Capitale ha appaltato il servizio, li paghiamo noi quelli della TPL, con soldi pubblici e non può essere che due autisti, peraltro delegati sindacali, debbano rischiare il licenziamento perché hanno denunciato quello che è sotto gli occhi di tutti”.