Roma, 27 settembre 2014 – Tumori e gravidanza. In Italia sono almeno 600 l’anno le donne in dolce attesa costrette a ricorrere a consulto oncologico. Diagnosticare un cancro durante la gravidanza, infatti, sta diventando sempre più frequente, tanto da rendere i numeri a dir poco allarmanti.Una diagnosi che una volta acclarata spesso mette le donne di fronte ad una scelta difficile: rinunciare al bambino e curarsi, oppure farlo nascere e rischiare di morire. Almeno un tempo, perché da oggi non sempre si è costretti in tal senso. Combattere un tumore in gravidanza, senza rinunciare alle cure o al bambini; oggi è una sfida che può essere vinta»”, ha affermato Fedro Alessandro Peccatori, direttore dell’Unità di fertilità e procreazione all’Istituto europeo di oncologia di Milano, commentando i dati presentati in occasione del congresso europeo di oncologia medica (Esmo) di Madrid. In base a quest’ultima ricerca chemioterapia e radioterapia non causano danni neurologici e cardiaci ai figli di donne che si sono sottoposte alle cure anticancro durante il periodo della gestazione. “Possiamo stimare che nel nostro Paese la diagnosi di tumore durante la gestazione riguardi da 450 a 600 donne”, ha proseguito il dottor Peccatori. In particolare, per le dinne incinta, i tumori al seno, i tumori del sangue – leucemie e linfomi, e melanomi.