Roma, 29 settembre 2014 – Si è aperto proprio ieri, ai piedi del Verano in zona San Lorenzo, il quarto concerto in tributo a Rino Gaetano, celebre cantautore calabrese. L’evento, organizzato al Groove Park di Roma, ha ospitato la band ISeiOttavi, per una serata live a cielo aperto. Uno spettacolo che ha riscosso un notevole successo, anche perché non ci si aspettava che a gremire il Groove fossero soprattutto molti giovanissimi, desiderosi di rivivere i ricordi di un’epoca di lotta e filastrocche iniziata dal primo 45 giri fino ad arrivare all’Aida e ai suoi successi più famosi.
ISeiOttavi è la band tributo a Rino Gaetano più in vista e attiva del panorama musicale italiano. Nascono nel 2002 e prendono il nome proprio dall’omonima canzone dell’album Aida, opera di Gaetano del 1977.
Con oltre 400 live all’attivo, ISeiOttavi hanno condiviso palchi, aperto concerti e suonato in tutta Italia con artisti quali Ligabue, Max Gazzè, Simone Cristicchi, Fiorella Mannoia, Roberto Vecchioni Bandabardò, Niccolò Fabi, Afterhours, Daniele Silvestri e molti altri.
Il loro modo di ricordare Rino è unico e non paragonabile ad altre cover per il semplice fatto che sul palco non “imitano” il cantautore ma cercano di trasmetterne il messaggio storico culturale, trovando e “denunciando” le analogie con la situazione italiana attuale.
Questo è il loro terzo concerto nella Capitale, ma l’ingresso sul palco non lascia scampo: dalle prime file urla e applausi accolgono fin da subito i musicisti. Nicolò, un ragazzo sulla ventina, non si trattiene e confessa : “ISeiOttavi li ascoltai la prima volta a Isernia, un paesino del Molise, e da subito mi piacquero molto. Tra i tanti che suonano questo genere però non so dire quale band sia la migliore. Rino non può che appassionare, indipendentemente dall’età e dalla bravura di chi suona, sebbene ce ne sia tanta oggi devo ammetterlo“.
In sostanza uno scenario proprio alla Rino, e infatti dopo “E la vecchia salta con l’asta”, “I miei sogni d’anarchia” conclude il concerto, accompagnato dalla chiusura con “Ma il cielo è sempre più blu”. Nemmeno per caso, a dirla tutta, vista la splendida serata estiva.