Roma, 14 settembre 2014 – Le strisce blu sono poco visibili e in alcuni tratti si confondono con altra tipologia di segnaletica orizzontale preesistente, eppure le multe in Via Piramide Cestia vengono fatte “regolarmente”. La segnalazione arriva dall’Associazione “Sulla Buona Strada”, che si occupa di sicurezza, legalità e ambiente. L’associazione che in passato si è fatta promotrice di diversi interventi in materia di sicurezza e legalità, questa volta punta il dito su chi contesta contravvenzioni in un tratto di strada, come Via Piramide Cestia (nel tratto prima e dopo il civico 55) in cui la segnaletica orizzontale non è affatto visibile.
“Le multe sono ingiuste“, commentano Mario Loparco, Presidente dell’Associazione Sulla Buona Strada e il Vice Presidente Pierluigi Monaco: “Non si possono contestare infrazioni a carico di automobilisti, specie in ore notturne , in un tratto di strada dove le strisce di demarcazione blu che dovrebbero delimitare i parcheggi a pagamento non sono affatto visibili. Chi contesta le infrazioni prestando giusta e doverosa attenzione all’esposizione del ticket relativo al pagamento del parcheggio, dovrebbe essere altrettanto attento a segnalare che le strisce di demarcazione non sono affatto visibili, invitando chi di dovere a ripristinare la segnaletica. Non è assolutamente giusto contestare una multa di 41 euro, a chi ha lasciato in sosta l’auto convinto di averlo fatto in modo regolare“.
L’associazione ha preso spunto da un episodio avvenuto qualche sera fa quando sui parabrezza di alcune auto in sosta, compresa quella di un componente il direttivo dell’associazione (sanzione comunque pagata) , in Via Piramide Cestia, sono stati apposti preavvisi di pagamento ai sensi dell’articolo 7 del C.d.s. per un importo di 41 euro, ridotti a 28.70 in caso di pagamento entro i 5 giorni per mancata corresponsione della tariffa oraria. “La cifra è esigua e probabilmente nessuno farà ricorso, tenuto conto delle spese da sostenere per farlo e in considerazione della riduzione di importo da pagare entro 5 giorni, rimane il fatto che l’applicazione della sanzione non è suffragata da giusta motivazione, in quanto il divieto imposto dalla segnaletica orizzontale è invisibile, quindi di fatto inesistente. Contestare o meno una multa a questo punto diventa semplicemente un fatto di coerenza e correttezza, rare e pregiate virtù che dovrebbero appartenere soprattutto a chi è preposto a far osservare le regole“.
L’Associazione chiede l’immediato ripristino della segnaletica orizzontale, ovvero delle strisce di demarcazione blu, in caso contrario valuterà il da farsi, con riserva di denunciare agli organi competenti quanto constatato e oggettivamente dimostrabile.
14 Settembre 2014 @ 23:27
da parte nostra cerchiamo spesso di avvisare la nostra clientela. il fatto che la contestazione doovrebbe essere gratuita. ma spesso uno lascia perdere perchè tra tempo perso e soldi verrebbe a costare molto di più. la solita sceneggiata da parte delle amministrazioni per fare cassa
15 Settembre 2014 @ 10:20
PAROLA D’ORDINE INCASSARE! GLI AUSILIARI DANNEGGIANO POLIZIA MUNICIPALE E ATTIVITA’ COMMERCIALI. NON DEVONO ESSERE I RISTORATORI AD AVVISARE I CLIENTI, MA DEVONO ESSERCI LE STRISCE BEN VISIBILI. TEMPO FA SU UNA ANALOGA VICENDA SCESE IN CAMPO L’ OSPOL, SINDACATO DI POLIZIA MUNICIPALE, CHE IN MERITO AI PAGAMENTI IPOTIZZAVA UNA TRUFFA.
15 Settembre 2014 @ 10:14
Le regole vanno rispettate!
15 Settembre 2014 @ 10:26
Non si campa più.
16 Settembre 2014 @ 04:43
La situazione specifica potrebbe lasciare spazio ad ipotizzare il reato di truffa . La corte di cassazione si è espressa con apposita sentenza prevedendo che nelle vicinanze delle strisce blu sia d’obbligo la presenza di spazi delimitati da strisce di demarcazione “bianche”, ovvero parcheggio libero. Le strisce blù inoltre non devono invadere la corsia di marcia, ovvero spazi gestiti da società private, non possono ridurre, un tratto di strada pubblico e adibito a pubblico passaggio. Nei prossimi giorni mi riservo di agire nelle sedi opportune.