“Al termine della nostra Leopolda di Orvieto abbiamo lanciato quello che potremmo definire il manifesto del lepenismo per la destra italiana“. A dirlo è Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma e membro dell’ufficio di presidenza di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale nel suo intervento di chiusura del Convegno di Prima l’Italia #rottamiamoRenzi. “Nei 25 punti del nostro Manifesto della rivoluzione italiana contro la crisi e il declino c’è una sfida profonda al politicamente corretto che sta soffocando la politica e la società italiana“.
“Il Front National – aggiunge – è stato a lungo demonizzato in tutta Europa, anche dopo l’avvento di Marine Le Pen, e solo dopo il clamoroso risultato delle ultime elezioni europee ci si è accorti che si trattava di un movimento in crescita dirompente, in grado di aggregare a destra come a sinistra. Oggi Marine Le Pen prepara un’altra svolta, per certi versi simile a quella che si realizzò a Fiuggi con la nascita di AN, anche perchè può realmente diventare la prima donna Presidente della Repubblica francese. Del lepenismo riprendiamo i temi della difesa dell’interesse nazionale contro l’immigrazione di massa e contro i vincoli dell’euro e del commercio globale“.
Diversi i punti nel programma: “Vogliamo la rinascita di un forte Stato-nazione contro l’eccesso di federalismo e di potere burocratico ed economico delle lobbies e dei poteri forti, che consenta di tagliare gli sprechi della spesa pubblica e di utilizzare il patrimonio demaniale per ridurre il debito pubblico. Vogliamo liberare la piccola e media impresa da ogni oppressione giudiziaria, fiscale e burocratica, riducendo le tasse, combattendo il potere delle banche e chiudendo Equitalia. Infine, crediamo nella famiglia e nella sussidiarietà per vincere la sfida demografica e rigenerare la solidarietà sociale dell’Italia. Solo una destra fortemente radicata nei valori dell’identità e dell’interesse nazionale può creare un’alternativa di governo in grado di portare l’Italia fuori dalla crisi“.
26 ottobre 2014