Carabinieri in tenuta anti sommossa e attivisti dei centri sociali e migranti pronti all’azione a Tor Pignattara. Questa la situazione che si presentava in Piazza della Maranella. Centinaia di persone che scendono nelle piazze per contestare la richiesta di decoro, legalità e sicurezza. “Il vero degrado è la guerra tra poveri“, lo striscione esposto dai movimenti che si sono avvicinati al presidio dei residenti in Piazza dell Marranella al grido di “Fuori i fascisti da Tor Pignattara” e “Gli unici stranieri sono gli sbirri nei quartieri“.
Gli attivisti sono stati allontanati all’incrocio tra via Casilina e via di Tor Pignattara. Per circa un’ora il traffico è rimasto parzialmente bloccato lungo la consolare e su via dell’Acqua Bullicante. E’ partito un corteo lungo via di Tor Pignattara. “E’ una guerra di stampo razzista!”. Tra le mani dei più curiosi viene lasciato anche qualche volantino sponsorizzato da Comitato di Lotta Quadraro e Studi Popolari Autonomi.“Crediamo che il degrado sia la conseguenza di precise politiche istituzionali. Politiche sul lavoro, volte alla riduzione del salario e allo sfruttamento dei lavoratori. Politiche sull’immigrazione, che legano il permesso di soggiorno al contratto di lavoro, introducendo di fatto il reato di disoccupazione”. Inoltre, secondo i movimenti, le manifestazioni di piazza che si stanno tenendo a Tor Pignattara sarebbero sostenute “da forze politiche fasciste, che ritengono responsabili dei problemi le persone immigrate e quelle delle condizioni di vita e lavoro precaria”.
Al sit-in per la legalità promosso dagli abitanti del luogo invece, le voci che si alzano ed assumano sfumature differenti, “Sono venuti qui ad insultarci, noi siamo rimasti zitti per non arrivare allo scontro” sostiene una signora “Siamo venuti qui senza bandiere per chiedere ordine e pulizia nelle strade di Tor Pignattara – dice un manifestante al megafono – Vogliamo che l’amministrazione tuteli il commercio sano e le botteghe storiche che stanno chiudendo una dopo l’altra, chiediamo una normativa che regolamenti il proliferare dei luoghi di culto, un maggiore controllo delle forze dell’ordine”.
17 ottobre 2014