Roma, 12 ottobre 2014 – Il Re del tiramisù annuncia con un cartello, piuttosto risentito, la chiusura della storica ex latteria di Via Albalonga che per anni ha deliziato i clienti con torte, gelati, ma soprattutto con una grande varietà di tiramisù; al suo posto aprirà, probabilmente, un ristorante cinese.
“Grazie a questo lungimirante Municipio, alle vie limitrofe e ai residenti, i cittadini non avranno più il punto di ritrovo a cui erano abituati da 54 anni! Avranno tranquillità e più tempo per imparare il cinese…” – recita il cartello affisso accanto al bancone ed è subito polemica.
A scriverlo è stato lo stesso proprietario, Roberto Pompi, che rimprovera il municipio di aver causato grossi danni economici all’esercizio con una battaglia esagerata alla “sosta selvaggia”.
“Prima eravamo tartassati dai vigili che multavano i clienti in doppia fila, poi col nuovo new jersey che ha ristretto la carreggiata gli affari sono crollati. Perdo 4000 euro al giorno.” – ha dichiarato Pompi a Repubblica.
Molto risentiti i cinesi, che parlano di “insofferenza razziale” e offese gratuite ad un intero gruppo etnico; smentiti immediatamente dal proprietario che nega qualsiasi valenza razzista, ribadisce il suo sfogo contro il municipio e aggiunge: “Ho lottato fino all’ultimo prima di licenziare. Cinque mesi fa ci siamo tutti ridotti lo stipendio. Ma non è bastato, ad agosto sono stato costretto a mandare via 4 persone, a settembre altre 3. È stato un grande dolore, prima di allora avevamo sempre assunto. Razzista io? La mia soddisfazione più grande è stata vedere il cameriere indiano riuscire ad accendere un mutuo grazie allo stipendio”.
Un’altra voce polemica è quella del blog RomaFaSchifo, che aveva già espresso posizioni critiche in merito alla sosta selvaggia: “Dove è dunque il problema? Forse Pompi ci sta comunicando che il suo business funzionava ed era sostenibile solo in presenza di abusi, prepotenza, posteggi abusivi e strade bloccate e inaccessibili ad Atac e Ama?”. E’ il duro commento che il blog ha rilasciato a RomaToday, e continua: “Il successo sano di una attività commerciale deve dipendere dalla qualità del prodotto e del servizio, non dalla disponibilità di sosta abusiva all’esterno. Se questo successo non è sano non è affatto un dramma che finisca”.
Roberto Pompi trasferirà, a malincuore, la sua attività storica all’Eur, che si andrà ad aggiungere a quelle di Ponte Milvio, Via della Croce e Castelli Romani.
La verità su Pompi e Albalonga - NewsGO | NewsGO
16 Ottobre 2014 @ 12:23
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