Il disastro di Contigliano fu un incidente ferroviario accaduto il 3 ottobre 1936, a pochi passi da Rieti, lungo la ferrovia Terni-Sulmona. L’incidente provocò otto morti e coinvolse l’intera squadra dell’Aquila Calcio.
I fatti – Il 3 ottobre 1936, verso le 7.40 di mattina, partirono dalla stazione dell’Aquila due littorine, dirette verso Terni. A bordo delle littorine c’era anche l’intera squadra dell’Aquila Calcio, che all’indomani, avrebbe dovuto disputare il match di Serie B contro l’Hellas Verona.
Alle 10 in punto la tragedia. Le littorine si scontrarono contro un convoglio postale nei pressi della stazione di Contigliano, l’errore fu probabilmente del capostazione di Rieti.
Nell’ incidente morirono otto passeggeri, tra cui anche Attilio Buratti, allenatore dell’A.S. Aquila.
Post incidente – Nell’impatto rimasero feriti tutti i calciatori dell’Aquila Calcio, la maggior parte di essi in maniera molto grave, così tale che non tornarono mai più a giocare. Gli unici a scamparla furono gli squalificati Brindisi e Michetti, e il portiere Stornelli, che si svegliò tardi la mattina, perdendo fortunatamente il treno.
L’A.S. Aquila del 1936, era una squadra di tutto rispetto, che ambiva alla promozione in Serie A. Il disastro di Contigliano compromise il club, che si ritrovò senza calciatori.
La FIGC gli offrì la salvezza d’ufficio, ma l’orgoglio aquilano rifiutò la proposta, per proseguire i suoi sogni d’ambizione verso la massima serie.
Dagli altri club ci fu un bel gesto di solidarietà, offrendo gratuitamente alcuni calciatori. Nonostante tutto, il destino per L’Aquila Calcio continuò ad essere beffardo: il club abruzzese concluse la stagione retrocedendo in Serie C. La stagione ’36-’37, fu l’ultima giocata dall’Aquila Calcio in Serie B, il club non riuscì più a risalire la china.
Per il 70° anniversario dal disastro di Contigliano, all’Aquila si è svolta una cerimonia di commemorazione, affiggendo una targa nella stazione in memoria dell’incidente