GILDA, l’Associazione Professionale dei Docenti Italiani, si rivolge ancora una volta direttamente al Ministro della Pubblica Istruzione Giannini tramite Rino Di Meglio, coordinatore nazionale dell’Associazione, che dichiara: “Sbaglia il ministro Giannini a parlare di rapporto di forze, perché l’obiettivo della nostra campagna di raccolta firme non è fare un muro contro muro ma dare concretamente voce al mondo della scuola e chiedere che chi lavora nella scuola venga realmente ascoltato”.
Il commento di Di Meglio riguarda, soprattutto, alcune dichiarazioni del Ministro Giannini a proposito della raccolta firme #sbloccacontratto. Così continua Di Meglio: “Qui il problema è una totale assenza di dialogo. Giannini si limita ad annunciare fantomatici incontri con i sindacati che poi non avvengono mai: da luglio dichiara di volerci convocare ma poi tutto tace, a novembre ha già annunciato per due volte questo leggendario incontro con i sindacati e il mese è finito senza che da viale Trastevere ricevessimo alcuna convocazione. E mentre il ministro continua imperterrito a proporre sondaggi on line, il livello di rabbia tra i docenti sale sempre di più”. Di Meglio precisa poi che: “neanche nei tour che il ministro e il suo staff stanno compiendo in giro per le scuole d’Italia viene accettata la partecipazione dei rappresentanti degli insegnanti e si preferisce dialogare con gli esponenti locali della sua amministrazione”.
Il sindacalista conclude il suo intervento con un prezioso consiglio al Ministro: “Suggeriamo al ministro Giannini di rileggere Aristotele il quale scriveva che quando si vuole parlare con tutti, come questo Governo sta facendo attraverso consultazioni web e cinguettii in 140 caratteri, in realtà si sceglie di parlare soltanto con se stessi. Il ministro ritiene che le raccolte firme e i cortei siano strumenti legati a una visione passata dei rapporti di forza, ma la democrazia reale non deve mai cedere il passo a quella virtuale”.
30 ottobre 2014