“Ho sentito un botto enorme, poi il buio“. Sono queste le parole del conducente dell’Opel Tigra coinvolta nell’incidente in cui hanno perso la vita Stefano e il piccolo Cristian De Amicis. Le dichiarazioni del cittadino romeno – indagato per omicidio colposo plurimo dopo l’incidente a Fonte Nuova, sulla via Nomentana – avrebbe risposto così, mentre veniva caricato sull’ambulanza, interrogato dai sanitari del 118. Al momento, l’uomo si trova ricoverato al Pertini, con una prognosi di 20 giorni
Perizie – Spetterà dunque al procuratore capo di Tivoli Luigi De Ficchy e il pm Giuseppe Mimmo ricostruire quanto accaduto, per stabilire l’esatta dinamica dell’incidente. I due magistrati, a tal proposito, hanno richiesto una consulenza per la ricostruzione della dinamica, la quale dovrà tener conto anche dei dati circa le autopsie.
Ipotesi accreditata – Al momento, i rilievi effettuati dai carabinieri di Monterotondo, alla curva della Madonnella, curva teatro di numerosi incidenti mortali, lasciano pensare che ad aver causato la carambola mortale sia stata la velocità, in concomitanza dell’asfalto, reso viscido dall’umidità, mettendo nelle condizioni l’auto di invadere la corsia opposta, da cui nel frattempo sopraggiungeva lo scooter con padre e figlio a bordo. Tutto, però, dovrà essere avvalorato sopra ogni ragionevole dubbio, dalle perizie disposte dai magistrati. Solo in seguito, infatti, verrà ascoltata la coppia romena di Fonte Nuova, anche loro a bordo dell’auto al momento dell’incidente.
Non ricorda nulla – Al momento, la donna, 37 anni, non ha fornito nessun dato rilevante, in quanto non parla perfettamente l’italiano. Ricoverata all’ospedale di Tivoli, con una prognosi di trenta giorni, è grazie ad un’altra paziente romena che questa riesce a comunicare con medici e infermieri. “È provata. Dice che non ricorda nulla“, si dice in reparto.
Manifestazione contro la curva maledetta – I cittadini, dopo l’incidente, sono scesi in strada perché l’amministrazione faccia qualcosa contro la curva della morte, così ribattezzata per i numerosi altarini che la adornano. Queste le parole del sindaco di Fonte Nuova Fabio Cannella riportate da Leggo: “Stefano lo conoscevo, quindi mi tocca mille volte di più. Io stesso andai fuori strada nello stesso tratto viario e sono stato fortunato. Ho perso una nonna sulla strada. Mi rendo conto benissimo che in questo paese la sicurezza è zero. Servono interventi immediati. Noi però non abbiamo la competenza, che ha invece la Provincia. Intanto abbiamo intensificato i controlli e siamo pronti a mettere in campo tutte le iniziative possibili per risolvere questo problema“.
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26 ottobre 2014