Roma, 2 ottobre, 2014 – La protesta dell’Ama Salaria non si ferma, arriverà in Campidoglio. Le mobilitazioni contro le esalazioni nocive continuano e le polemiche si inaspriscono. Tra Villa Spada e Fidene, ormai, l’emanazione di odori terribilmente nauseabondi arrivano fino agli uffici, in tutte le ore del giorno e della notte ma anche nelle abitazioni e nelle scuole. La vita di questa zona di Roma diventa, così, difficoltosa e l’aria irrespirabile. I residenti sono impegnati da anni nelle proteste contro le esalazioni nocive che provengono dall’impianto Ama posto in Via Salaria e a loro si sono aggiunti, inoltre, altri Comitati cittadini.
Tutto l’impegno dei residenti e non, con tanto di vari Sit-in e assemblee non hanno portato, però, praticamente a nulla tranne che ad un atto votato dal Municipio per chiudere il TMB per il 2015 e la sua trasformazione in parcheggi e uffici. Il primo ed importante passo da fare sarebbe un grande incremento della raccolta differenziata fino ad arrivare alla diminuzione dell’utilizzo dell’impianto e, poi, alla chiusura definitiva. La cittadinanza ha, comunque, deciso di riorganizzarsi, dopo che l’importante riunione prevista per settembre non si è svolta e, quindi, la protesta si sposterà direttamente in Campidoglio. Questa sera alle 20 ci sarà un’assemblea pubblica nella Chiesa di Villa Spada in cui si decideranno le date e i modi in maniera più dettagliata.