È trascorso appena un anno dalla morte di Giuliano Gemma, figura storica del cinema italiano, la cui fama raggiunse l’apice negli anni a cavallo tra il ’70 e l’80, non solo in Italia ma in tutto il mondo. Un volto pulito e sincero, che ai giovani di oggi avrebbe potuto insegnare molto, rispetto a quei salotti televisivi intasati da personaggi momentanei.
Gli inizi – Giuliano Gemma nacque a Roma il 2 settembre 1938, a 18 anni si affacciò sul grande schermo nel ruolo di stuntman, sfruttando il suo fisico atletico. Nello stesso tempo Dino Risi gli offrì una piccola parte accanto ad Alberto Sordi nel film “Venezia, la luna e tu”. Presto fu notato anche da William Wyler, che lo scelse come centurione romano nel suo Ben Hur.
A lanciarlo come protagonista, fu Duccio Tessari, offrendogli la parte di Krios in “Arrivano i Titani”, un film parodia sulla mitologia, che si rivelò un buon successo commerciale anche all’estero.
Giuliano Gemma confermò il suo talento anche nel film “Il gattopardo” del 1963. Da lì a poco per Giuliano, si aprì un nuovo scenario: lo spaghetti western. Protagonista di numerosi film, ma il personaggio di Ringo, resta fra tutti il più indimenticabile.
Il successo – Il primo riconoscimento alla sua carriera, arrivò con il David di Donatello, per la sua interpretazione nel film “Il deserto dei Tartari” del 1976. Si aprì un periodo d’oro per Giuliano Gemma, protagonista di film impegnativi, che gli consentirono di ricevere altri premi per la sua bravura. È il caso di film come: “Corleone”, “Il prefetto di ferro”, “Claretta” e “Un uomo in ginocchio”.
La sua bravura conquistò anche l’estremo oriente, in Giappone diventò un’autentica star, fu testimone anche del marchio Suzuki, che per l’occasione lancerà uno scooter col suo nome.
Durante gli anni ottanta il successo proseguì, interpretando sul grande schermo il leggendario Tex Willer, figlio del fumetto ideato da Bonelli.
Nel 1986 recitò nel film “Speriamo che sia femmina” di Monicelli, in seguito recitò per alcuni registi stranieri ma senza troppo successo.
Dopo una splendida carriera, si dedicò a recitare in alcune produzioni televisive.
La morte – Era trascorso appena un mese dal suo 75° compleanno, quando il 1° ottobre dello scorso anno, nei pressi di Cerveteri, Giuliano Gemma restò coinvolto in un incidente stradale. L’attore venne trasportato all’ospedale di Civitavecchia, ma il suo cuore non ce la fece, morì in seguito ad un attacco cardiaco.
Oggi Giuliano Gemma è sepolto nella tomba di famiglia all’interno del cimitero di Prima Porta
Roma, 1° ottobre 2014.