Roma, 3 ottobre 2014 – Da quest’anno l’acquisto dei testi scolastici per bambini è caratterizzato da una difficoltà in più: la nuova procedura informatizzata per l’acquisizione dei libri di testo e la distribuzione dei buoni – scuola alle famiglie indigenti ha letteralmente mandato in tilt librerie, case editrici, oltre che i diretti interessati all’acquisto del materiale librario, le famiglie e gli insegnanti. Il nuovo sistema informatico funziona così: le famiglie, oltre a dover dimostrare un determinato reddito Isee ( non oltre 10.633 euro), dovranno ricevere un codice dalla scuola, fornito dal Comune, da presentare successivamente ai punti vendita per il ritiro dei testi scolastici.
“Ci è capitato – dichiarano i lavoratori della cartolibreria Italia de Blasi, punto vendita che serve i quartieri romani di Tiburtina e Nomentana – che inserendo il codice della carta d’identità del padre di un alunno e premendo il tasto ‘invio’, il sistema rimandasse alla pagina con i codici dei genitori venuti prima. Inoltre non possiamo consegnare i libri se non in blocco, quindi capiamo il disagio delle famiglie che non sanno dove far studiare i propri figli, non tutte le case editrici erano pronte per la consegna dei testi“.
La cartolibreria Italia non è un caso isolato: altri punti vendita di materiale cartaceo confermano il limite di tale procedimento informatizzato. ” L’unica cartolibreria di Casal Monastero – spiega Silvia Di Stefano della cartolibreria Millelire – serve anche San Basilio, Torraccia, Settecamini, Case Rosse. Succede quindi che una piccola cartolibreria deve continuare ad anticipare decine di migliaia di euro. I genitori sono inferociti, ma noi non sappiamo più che fare”. Soldi che alcune librerie non hanno visto tornare indietro lo scorso anno, come raccontano alcune madri della scuola primaria Antonio Nuzzo, in zona Settecamini. Cosa che ha costretto alcuni punti vendita a non garantire più il servizio“.
L’anomalia del nuovo sistema informatico risulta strana anche all‘Assessorato della Scuola, perché da protocollo la riscossione del pagamento alle librerie deve avvenire assolutamente entro 30 giorni dalla consegna dei cedolini, anche se l’intento del dipartimento dei Servizi Scolastici è di riuscire a risolvere la problematica in 45 giorni, come è stato sottolineato dalla cartolibreria Millefoglie. Le case editrici si ritrovano a fare i conti con un meccanismo contorto che inceppa anche la stampa dei libri, mentre i negozianti saranno costretti a chiedere ai genitori di anticipare i pagamenti del materiale didattico.
Gli istituti scolastici tuttavia non si scoraggiano e, come spiega Priscilla F., insegnante di scuola primaria, “In aula procediamo con ripasso e dettati che certamente non fanno male, ma abbiamo già perso del tempo prezioso“.