La Capitale è la città più ricca di storia di tutto il mondo, camminando per le sue strade è impossibile non rimanere profondamente colpiti dalla quantità di monumenti e testimonianze di millenni di avvenimenti, di una Roma sotterranea che non ti aspetti.
Ogni anno milioni di turisti la scelgono attratti dalle meraviglie che questa città offre a portata di sguardo, ovunque ti giri qui c’è qualcosa da vedere, in qualsiasi direzione, anche guardando in basso. Esiste infatti una Roma Sotterranea, una Roma nascosta che ci aiuta a capire meglio alcuni fatti di storia, a riuscire ad arrivare in profondità. Per questo motivo una proposta affascinante è quella di fare un tour alternativo nel sottosuolo di Roma.
È consigliabile per chi vuole conoscere davvero Roma, visitarne i sotterranei, e anzi può essere una vera idea alternativa per qualche giorno più particolare, soprattutto per chi è già stato nella capitale, e ne conosce gran parte. Quindi il consiglio sarebbe quello di prendersi qualche giorno, prenotando un albergo, anche su siti specializzati e iniziare un tour all’interno di catacombe, acquedotti, sotterranei di chiese e basiliche e tanto altro ancora. Naturalmente bisogna sempre sapere che queste sono solo alcune delle idee, ma sono davvero tantissime le cose da vedere in Roma Sotterranea.
Molte sono le associazioni che si occupano della valorizzazione di questi luoghi speciali, tra le quali Roma Sotterranea – Speleologia per l’Archeologia, formata da appassionati e esperti come archeologi, speleologi, o geologi, e propone tantissime attività, oltre che di ricerca ed esplorazione, anche di divulgazione. L’associazione organizza infatti visite per i turisti soprattutto in luoghi, come vedremo, solitamente chiusi al pubblico.
La Basilica dedicata al papa Clemente I, posta tra il Celio e l’Esquilino, fu costruita su vari strati, ed è davvero intricato: dalla prima basilica, fino a una domus romana, separato poi a sua volta da un Mitreo, vera e propria dimostrazione della costruzione a strati della città. Nella parte più profonda possiamo trovare un edificio a pianta rettangolare con blocchi di tufo e travertino; l’utilità di questa costruzione non è ancora nota, probabilmente potrebbe essere una horrea, cioè un magazzino di un negozio, o probabilmente potrebbe essere stato un edificio pubblico.
Ad ovest di questo edificio fu installato un mitreo, all’interno del cortile della stanza. La pianta di questo posto è completamente diversa. Qui era possibile trovare affreschi dedicati al culto del dio Mitra. Sopra questo livello è presente l’edificio in laterizio del III secolo, diventato poi la basilica, qui la particolarità è data da una serie di affreschi conservati in maniera ottima. Ma tra le eccezionalità di questi affreschi c’è anche altro: qui è presente in alcune iscrizioni quelle che si ritengono le prime parolacce documentate. La basilica è sempre aperta al pubblico fino alle 18.00.
Le Catacombe di Santa Domitilla sono il più grande cimitero sotterraneo cristiano di tutta Roma, ed è probabilmente anche uno dei luoghi più emozionanti di tutta la città. Queste catacombe sono scavate su quattro livelli, per un’estensione di 15 km, che comprendono loculi, arcosoli, cubicoli, molti dei quali ancora affrescati. Costruita nel IV secolo d.C., e posta sulla via Ardeatina, qui sono seppelliti numerosi martiri, tra cui Nereo e Achilleo, ma anche di quella che era ritenuta la figlia di San Pietro, Santa Petronilla. Per quanto non siano tra le mete più frequentate dai turisti, le catacombe sono visitabili senza bisogno di prenotazione, essendo aperte sempre.
Ritrovato nel 1923, questo ipogeo si inserisce nell’area del sepolcreto Salario. Eccetto qualche abitazione, tutti gli edifici in questa zona sono di tipo funerario, ma a quanto pare non sembra essere questo il caso. L’Ipogeo in via Livenza si differenza dagli altri per le dimensioni maggiori, e anche se una parte è stata distrutta per le costruzioni successive, è rimasta particolarmente ben conservata, ed è questa una delle cose che ne decreta il fascino, legato soprattutto alle decorazioni, come quella dedicata alla dea Diana. Per visitare l’Ipogeo di via Livenza non dimenticate di organizzarvi qualche tempo prima: non è infatti sempre aperto e bisogna rivolgersi ad Associazioni come Roma Sotterranea – Speleologia per l’Archeologia.
Tra i consigli non poteva mancare, per i più coraggiosi un giro in un acquedotto, in questo caso si parla dell’acquedotto della Selvotta, probabilmente il più importante del Lazio. Di costruzione etrusca, questo acquedotto situato alle porte di Roma, più precisamente a Formello, è scavato nel tufo e fu costruito allo scopo di raccogliere e distribuire l’acqua nelle zone. Questo luogo è particolarmente interessante per gli amanti della natura, potendo ammirare la microfauna presente.
Di Francesca Cirillo
15 ottobre 2014