“La Chiesa cattolica non accetta il matrimonio fra omosessuali, lo sappiamo, ma se ci sono dei contratti che gli Stati intendono riconoscere senza però che si arrivi a parlare di vero matrimonio, contratti insomma per far sì che gli omosessuali vivano insieme e abbiano certi diritti, è giusto rispettarli“. Una grande apertura della Chiesa sul tema delle unioni di fatto arriva così dal Sinodo in corso in Vaticano e per bocca del cardinale Godfried Danneels, intervistato da Repubblica.
“Si tratta di leggi che permettono agli omosessuali di essere nella società ciò che desiderano. Ogni omosessuale, infatti, ha il diritto ad avere un suo proprio status nella società. Gli omosessuali sono persone come le altre e vanno rispettate. Sono uomini come tutti noi“. Mentre sulla comunione ai divorziati e risposati: “Il punto è come conciliare la dottrina della Chiesa sull’indissolubilità del matrimonio con la misericordia che occorre necessariamente avere con tutti i separati. Io ritengo – conclude il cardinale Danneels – che la strada della concessione dei sacramenti in certi casi e dopo un percorso penitenziale sia quello più giusto. Vorrei che ci sia una seconda possibilità per queste persone, senza ovviamente ledere l’indissolubilità del matrimonio“.
16 ottobre 2014