La sposa-bambina del Bangladesh, che per sfuggire al marito “ricco” scelto per lei dai genitori, questa estate decise di impiccarsi con la sua sciarpa nel bagno della casa dei suoi, diventa il simbolo della campagna Indifesa di Terre Des Hommes. Sposata contro la sua volontà, Rubina sceglie una morte silenziosa. Fortunatamente, la sua morte non passò per niente inosservata. Infatti grazie all’associazione Terre Des Hommes la faccenda è stata portata a galla. Così gli occidentali, toccati nel profondo, hanno potuto far cadere il velo che copriva i loro occhi troppo spesso ciechi. I genitori, ignari del destino della piccola Rubina, pensavano invece che il matrimonio fosse per lei un riparo, una protezione. Perché mentre sbocciava, gli uomini e i ragazzi nel villaggio dove viveva, avevano cominciato a molestarla. Il loro futuro oscillava quindi dallo stupro della figlia e la conseguente rovina della famiglia e un matrimonio. Per questo diedero Rubina in moglie al ricco giovane che aveva molti più soldi di loro, ma non per questo i genitori non pagarono una dote. Essendo una usanza molto comune nelle zone rurali del Paese di Rubina, l’associazione Terre Des Hommes ha attivato il sostegno a distanza per centinaia di bimbe con l’obiettivo di tenerle a scuola il più possibile, sensibilizzando anche le famiglie e gli insegnanti.
Un dato interessante della vicenda è che proprio un professore ha lottato fino all’ultimo per riportare Rubina a scuola, più volte ha incontrato i genitori, che sembravano essere stati convinti a rimandare le nozze. Almeno così è sembrato essere, ma solo per poco tempo. Infatti Rubina faceva sempre più assenze a scuola, mascherate dalla famiglia con malattie varie. Un mese dopo la fine del Ramadan Rubina decide di togliersi la vita.
Rubina oggi diventa il simbolo della campagna Indifesa di Terre Des Hommes, nata per accendere i riflettori sui milioni di bambini nel mondo senza alcun diritto. “Abbiamo cercato di aiutarla senza riuscirci. Ma questo rafforza ancora di più la nostra convinzione che le sue compagne, e le ragazzine di tutto il mondo, abbiano più che mai bisogno di essere protette, sostenute e aiutate a diventare le protagoniste del futuro”, dicono i volontari dell’associazione che giovedì 9 a Roma presenterà il terzo dossier sulla condizione delle bambine e delle adolescenti in Italia e nel mondo. Il suicidio della piccola Rubina è una sconfitta per tutti. Per la famiglia che ha tentato invano di proteggerla costringendola alle nozze, per quel maestro affettuoso e preoccupato, per tutte le donne del Bangladesh, e per la scuola intera. Per le associazioni come Terre Des Hommes che si impegnano a portare avanti la campagna di informazione sulla tratta delle spose bambine che finiscono nei bordelli delle città. Per finire, la morte di Rubina è una sconfitta per tutti noi.
Fino al 31 ottobre è possibile sostenere la campagna con sms al numero 45596 da 1 euro da cellulari e 2 euro da rete fissa.
7 ottobre 2014