“Lo abbiamo scritto e ripetuto più volte: ci sono lesioni che sono sospette. Ma noi non siamo in condizioni di dire se qualcuno gli ha sbattuto la testa contro il muro facendolo cadere o se invece ha fatto tutto da solo. In ogni caso, ripeto, non sono queste le cause del suo decesso“. Lo dice a La Repubblica Paolo Arbarello, ex direttore del Dipartimento di Medicina Legale della Sapienza, e consulente dei pm al processo Cucchi, ieri accusato dalla famiglia Cucchi di aver redatto una consulenza falsa.
“Evidentemente non tengono conto che il mio parere, e quello di tutti i colleghi che hanno lavorato con me, è stato confermato anche dai periti della Corte d’Assise, scelti a Milano“, ossia che Stefano Cucchi è stato ucciso dalla negligenza dei medici. “Non è stato semplice muovere rilievi a dei colleghi. Noi – dice Albarello – con grande sofferenza ma con gradissimo impegno abbiamo ritenuto che ci fossero delle omissioni nel lavoro dei sanitari che hanno avuto in cura quel paziente. Morto mentre era nelle mani dello Stato? La cosa mi indigna. Per questo ho fatto tutto quello che ho ritenuto giusto fare insieme ai miei colleghi e ai magistrati“.
6 novembre 2014