Renzi non risparmia proprio nessuno, questa volta a cadere sotto il fuoco delle stoccate è stato il suo predecessore, “aveva la batteria scarica – così Renzi a Letta – c’era bisogno di un cambio”.
L’attuale premier si esprime sui fatti che portarono al cambio di governo, quando lui sostituì Letta, l’intervista a tutto campo è presente nel nuovo libro di Bruno Vespa “Italiani voltagabbana. Dalla prima guerra mondiale alla Terza repubblica sempre sul carro del vincitore”.
Il cambio – Renzi ha spiegato il perché del cambio: “Se avessi dovuto pensare al mio interesse, avrei aspettato le elezioni politiche. Se c’è stato il cambio la responsabilità non è del segretario del Pd, ma dell’evidente incapacità del governo di andare avanti – aggiungendo senza mezze misure – La batteria del governo Letta era scarica, il motore si era spento. Abbiamo cercato di riavviarlo, ma non era possibile”.
Nessuna pugnalata – Renzi ha voluto chiarire che da parte sua non c’è stata nessuna pugnalata: “La rappresentazione del complotto o dell’agguato non è vera. Il fatto stesso che le persone più vicine a lui come Franceschini, Alfano e Lupi abbiano capito e agevolato il passaggio, dimostra che il governo Letta si era fermato”.
Ha giudicato efficace il cambio, spiegando che altrimenti ci sarebbe stata la vittoria di Grillo e del Movimento 5 Stelle durante le elezioni europee di maggio: “Credo che un’analisi fredda e perfino impietosa della realtà dei fatti dovrebbe convincere anche i più critici sul cambio di governo a prendere atto che in quelle condizioni il 25 maggio Grillo avrebbe avuto ben altro risultato”.
6 novembre 2014.