Beppe Grillo si presenta a Bruxelles, nel Parlamento Europeo, e con un discorso a tutto campo attacca la Germania, la Bce e propone un referendum per uscire dall’euro.
Germania – Prima della sua presenza, alcuni media tedeschi si sono presi gioco del leader del Movimento 5 Stelle, chiamandolo “il clown”, non si è fatta attendere la risposta di Grillo:”Io sono orgoglioso di essere un clown nella mia anima. Io mi chiamo Beppe Grillo, leader in tedesco si dice fuhrer… Posso essere accusato di tutto, ma di essere un fuhrer no – aggiungendo poi – La Germania ha offeso me e il Movimento 5 Stelle, offende quotidianamente gli italiani. Sì c’è la mafia, la corruzione e mentre loro santificano il muro di Berlino la riunificazione della Germania l’abbiamo pagata noi. Questa Germania ci impone le sue idee e le sue allucinazioni economiche. Ci impone cose che sono il contrario della democrazia, persone non elette da nessuno. Questo perché anche la sua economia sta stagnando, mentre noi siamo in recessione totale”.
In guerra contro la Bce – Dopo lo scandalo scoperto qualche giorno fa, che coinvolgeva multinazionali e Lussemburgo, per elusione fiscale, Grillo ha attaccato Junker e la Bce: “Noi non siamo in guerra con l’Isis e la Russia, siamo in guerra con la Bce. Juncker da chi è stato eletto? Si tratta di un ex ministro delle finanze di un paese paradiso fiscale. Ci vogliamo riprendere la nostra sovranità monetaria. Vogliamo che la Banca d’Italia possa stampare i soldi nella nostra terra”.
Referendum anti-euro – Dall’attacco alla Bce il discorso si sposta al referendum per uscire dalla moneta unica: “Il referendum consultivo per uscire dall’euro si può fare, è necessario approvare una legge costituzionale ad hoc come già avvenuto nel 1989 quando si richiese agli italiani se volevano dare o meno facoltà costituente all’Unione Europea. La legge costituzionale per indire il referendum sarà presentata agli italiani sotto forma di legge di iniziativa popolare. Per poterla depositare in parlamento è necessario raccogliere almeno 50.000 Firme in sei mesi. Una volta depositata, presumibilmente a maggio 2015, i portavoce del M5S alla camera e al senato si faranno carico di presentarla in Parlamento per la discussione in aula. Approvata la legge costituzionale ad hoc che indice il referendum, considerando i tempi di passaggio tra le due Camere, a dicembre 2015 gli italiani potranno andare alle urne ed esprimere la loro volontà sull’uscita dall’euro con il referendum consultivo”.
12 novembre 2014