Il gruppo romano del Movimento cinque stelle avvia un’istruttoria per denunciare i costi della Città del Vaticano che gravano sul Comune di Roma. Daniele Frongia, presidente della commissione Speciale per la riforma e la razionalizzazione della spesa dell’Amministrazione Capitolina questa mattina ha presentato i dati raccolti a proposito della questione.
“Ogni anno Città del Vaticano – spiega Frongia – costa al comune di Roma Capitale 440 milioni di euro. Il lavoro nasce dalla decisione di valutare più approfonditamente gli extra costi che Roma deve sostenere per il suo ruolo di Capitale”. Questa cifra raccoglie varie voci di spesa: esenzioni Imu, servizi appaltati in convenzione ad organizzazioni cattoliche, contributi per l’edilizia di culto, consumi energetici della Città del Vaticano, sconti per l’accesso a zone a traffico limitato e molte altre.
“Intanto Acea, la multiutility posseduta al 51% da Roma Capitale, continua – si legge nella nota – da anni a iscrivere in bilancio circa 26 milioni di euro per crediti vantati verso la Città del Vaticano, per un contenzioso relativo a canoni di depurazione e di allontanamento delle acque reflue. Questi sono i primi risultati dell’istruttoria che la Commissione per la revisione della spesa ha avviato con la seduta odierna, al fine di rendere trasparenti i costi sostenuti dai cittadini romani, a prescindere dalle valutazioni di merito che spettano a ciascuno di noi”.
21 novembre 2014