“Siamo fiduciosi che con un atteggiamento costruttivo delle due parti al tavolo si possa giungere in pochi giorni ad un accordo nuovo sul Teatro dell’Opera di Roma“. A dirlo è Alessandro Cucchi, segretario generale della Uilcom Roma e Lazio, parlando in audizione in commissione Cultura alla Camera. “Ci eravamo dati l’ambizioso programma di riuscire a portare un’ipotesi di accordo al Consiglio di amministrazione che si riunirà il 23 novembre. Aldilà del fatto che si debbano aggredire gli sprechi, i lavoratori sono disposti anche a sospendere alcune loro attribuzioni per un periodo determinato a fronte dell’obiettivo del risanamento, con la possibilità, una volta conseguito, di tornare a recuperare pezzi di salario“.
“Salari che non possono denotare una casta di privilegiati – dice Cucchi – Non abbiamo condiviso come la dirigenza del teatro ha operato intervenendo con una procedura di mobilità“. A lanciare un appello anche Fabio Benigni, segretario nazionale Uilcom Uil, parlando degli Enti lirici e sinfonici in generale, che chiede “tutto il contributo che voi possiate dare, siamo qui per salvare un pezzo del patrimonio immateriale del paese. Non c’è bisogno che io faccia richiami costituzionali, vorremmo trovare in voi degli alleati“.
12 novembre 2014