Pioli: “Domani serve una partita al top. Vedremo a che livello siamo”

Alla vigilia di Lazio – Juventus Stefano Pioli è intervenuto  in conferenza stampa per presentare la gara. I suoi vengono dalla sconfitta di Empoli, una partita in cui la Lazio ha fatto ben poco e non è riuscita a imporre il proprio gioco come nelle precedenti sfide. Ma domani all’Olimpico arriva la Juve e Pioli sa bene che servirà la Lazio migliore per contrastare la capolista della Serie A.

Klose ha detto che la Lazio non ha nulla da perdere…

“Con tranquillità sono d’accordo al 60% con Miro. Giochiamocela sì, abbiamo il nostro modo di stare in campo. Abbiamo la nostra identità, dobbiamo fare in modo di riuscire a giocare al top. Mi piacciono le dichiarazioni dei miei giocatori, ricordo con soddisfazione le parole di Parolo. Se corriamo tutti sembreremo tredici in campo”.

Si aspetta una Juve distratta dalla Champions?

“No, perché è abituata a queste situazioni. Ha vinto tre campionati di fila, è in testa, non ha mai snobbato nessun avversario”.

Anche Tare ha detto che la Lazio non ha nulla da perdere…

“Non mi piace molto come modo di dire. Tra giocare per non perdere e giocare per vincere c’è una bella differenza. Dobbiamo avere più voglia di vincere la gara che timore di perderla. Abbiamo bisogno di uno sforzo esagerato, di una grande convinzione“.

Domani non ci sarà Mauri. Keita?

“Tutti i giocatori hanno chiari in testa i nostri principi di gioco. Abbiamo sfruttato la sosta per vedere le cose positive e negative di questo inizio di stagione. Se Keita verrà scelto vorrà dire che potrà fare in campo quello che chiedo”. 

Test decisivo per le ambizioni della Lazio?

“Giochiamo con la squadra migliore del campionato. Vogliamo ridurre il gap importante dell’anno scorso, noi siamo arrivati noni, loro primi. È un’opportunità per vedere a che livello siamo e per mettere in campo le nostre qualità. Crediamo e mi piace sottolinearlo che siamo una squadra dalla grande qualità. Lo saremo anche domani dopo la partita a prescindere dal risultato”.

Come ha ritrovato i nazionali?

“Sarebbe sbagliato definire questa una settimana semplice. Abbiamo ancora due allenamenti, deciderò soltanto domani. Spesso la motivazione ti fa andare oltre alla condizione fisica. Chi è rimasto qui in questi giorni ha fatto molto bene, sceglierò domani il mio undici”.

Cosa è la Juve per lei?

“È solo un ricordo ora della mia esperienza di calciatore. Ho lavorato in uno spogliatoio con una società che mi ha aiutato a crescere con valori importanti. E’ stato un passaggio fondamentale per la mia crescita, ero il più giovane della squadra. Purtroppo ho giocato poco e ho preferito andare altrove. E’ soltanto una delle mie ex squadre”.

Perché la Lazio ha perso così a Empoli?

“Purtroppo è capitata questa sconfitta, anche facile da analizzare. Abbiamo concesso poco ai nostri avversari, sono bastate due disattenzioni per tornare a casa senza nulla in mano. Non possiamo mai mollare un attimo, quando abbiamo poi la possibilità di passare in vantaggio dobbiamo avere più cinismo e cattiveria”.

È d’accordo con le dichiarazioni di Conte?

“Per giudicare le parole di Conte bisognerebbe più dentro a questi discorsi. Soprattutto nel momento che stiamo vivendo, credo che troppa gente si piange addosso e alle difficoltà non reagisce. Bisogna rimboccarsi le maniche. Se lui ha preso coscienza di queste difficoltà, ha dimostrato nuovamente di essere un professionista”.

Esiste lo stile Juventus?

“Io posso parlare solo della mia esperienza e risale a 30 anni fa. Allora significava professionalità, una determinazione importante per crescere sempre e raggiungere trofei importanti. Quello era lo stile di allora”.

Alcuni pensano che la Lazio domani abbia due risultati utili: la vittoria e la sconfitta…

“Noi siamo partiti, sappiamo il nostro obiettivo, vogliamo tornare in Europa. La squadra è all’altezza, ma non significa che siamo più forti degli altri. Sarà una lotta dura, se vogliamo tutte le domeniche migliorare la classifica dobbiamo sfruttare anche l’opportunità di domani“.

21 novembre 2014