“Io dissi già quando accadde la vicenda una cosa semplice riguardo a questo ragazzo che spacciava droga. Io non so cosa gli sia successo nel quartiere, poi è stato preso dai carabinieri, ha girato tre caserme. Nell’ultima poi è arrivata la Croce rossa alle 4 del mattino, senza un medico, che gli ha toccato il polso e ha detto tutto bene”. Queste le parole del garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni, in occasione del convegno sui 10 anni del suo ufficio in merito al caso Stefano Cucchi. “Lui è stato nelle mani dei carabinieri dal pomeriggio fino alla mattina dopo, e prima ancora nel quartiere, dove aveva dei rapporti col mondo della droga. Ora – ha aggiunto – di tutto questo non ho visto analisi, esami, indagini: ho visto solo un accentuare l’attenzione sul carcere e sul tribunale. Ma bisogna pensare al prima dell’arrivo a piazzale Clodio. Questo ragazzo è stato sicuramente picchiato, malmenato e non si sa bene da chi. Io ricordo che l’allora ministro La Russa all’indomani stesso disse ‘i carabinieri non c’entrano. Ma dopo quale indagine lo disse? E con quale indagine disse che non c’era niente prima di piazzale Clodio? Sappiamo invece che quando arrivò era segnato sul volto, segni che indicavano che era stato picchiato. Da chi? Ora spero che indagini si facciano sul serio – ha concluso Marroni – e non sulla base di emozioni. Ci vuole razionalità”.
17 novembre 2014
