La vicenda Mafia Capitale continua a surriscaldare i partiti politici. Nel mirino ancora il Pd ma anche il sindaco Ignazio Marino, che da più parti è al centro delle critiche, con inviti più o meno espliciti a lasciare il campo e dare spazio ai cittadini per un nuovo voto. Ma il sindaco non ci sta e a chi lo contesta, perché ritenuto comunque improbabile il fatto che non sapesse della rete del malaffare diffusa anche tra i suoi, dice: “La domanda se ‘potevo non sapere’ mi sembra bizzarra da un certo punto di vista. Siamo una città in cui un Prefetto riceve nel suo studio una persona che ora è agli arresti per il 416 bis e parla di progetti dal punto di vista delle cooperativa. Se un prefetto lo riceve, è chiaro che nessuno di noi pensa che lo fa sapendo che quella persona è indagata o attenzionata per mafia. Ma se non lo sapeva il Prefetto, che ha a disposizione tutte le forze dell’ordine della città,come faceva a saperlo il sindaco!?“.
E aggiunge: “Io credo che in questa città la maggior parte delle persone siano persone per bene e non possono essere, con lo scioglimento di un comune per mafia, buttate nel fango come quelli che invece devono essere buttati in prigione buttando le chiavi“.
13 dicembre 2014
