Centro Rom di via Visso, Danese: “Chiuderà entro due mesi”

Francesca Danese, iI neo assessore promette che il centro Rom di via Visso Danese chiuderà entro due mesi. La Danese è stata la prima della giunta Marino a visitare il centro di raccolta rom e davanti alle telecamere ha affermato che questo “scempio”, come è stato da lei stessa definito, avrà fine.

La chiusura è stata auspicata da tempo e una battaglia dell’associazione 21 Luglio, tra denunce, scioperi della fame, richieste d’intervento dell’Autorihity per la Trasparenza, ha lottato per questo risultato. I sopralluoghi sono stati numerosi, tra i quali il presidente Pd della Commissione Diritti Umani, Luigi Manconi, la senatrice a Cinque Stelle, Michela Serra, e il nuovo inquilino di viale Manzoni.

“In questo edificio, in stanze piccolissime dove vivono anche fino a dodici persone, ammassate, ci sono bambini che non possono vedere la luce del sole perché non esistono finestre” ha commentato la Danese. “Il centro ha costi altissimi per l’amministrazione comunale, oltre 700 euro al mese a persona”. Nel 2014, secondo dati forniti dalla 21 Luglio, il Comune ha speso per tenere aperto il centro ben 3 milioni di euro.

Il Best House Rom di via Visso è uno dei quattro centri di raccolta per rom, gestiti dal Campidoglio, ed è stato inaugurato nel 2012, per accogliere le famiglie rom sgomberate dagli insediamenti informali, ampliato poi nel dicembre 2013, per permettere l’ingresso dei 150 rom sgomberati dall’ex villaggio attrezzato di via della Cesarina. Nato per essere temporaneo, gli ospiti ormai devono considerarlo quasi una casa, i tempi infatti sono eterni e anche il sindaco Marino ha commentato la necessità di “trovare una soluzione alternativa per le donne, gli uomini e i bambini che oggi vivono in condizioni non dignitose”.

“È più che mai urgente”, quanto affermato da Manconi, Serra, Stasolla e Magi, “chiudere al più presto questa struttura e avviare percorsi di inclusione sociale rivolti alle persone che lì vivono. Si tratterebbe del primo, concreto passo verso una nuova politica della città di Roma nei confronti delle comunità rom, private finora di ogni opportunità e segregate nei campi”.

di Lidia Marino

27 gennaio 2015