“Il clan di Massimo Carminati è da anni in affari con il clan ‘ndranghetista dei Mancuso di Limbadi”. e’ la nota dei giudici del Tribunale del Riesame che ganno respinto la richiesta di scarcerazione del duo Rocco Rotolo e Salvatore Ruggiero. Entrambi secondo i giudici costituivano la testa di ponte tra ‘ndrangheta calabrese e Mafia Capitale.
Sempre secondo i magistrati, Carminati insieme a Salvatore Buzzi sarebbero inoltre i principali fautori della coop Santo Stefano, la onlus utilizzata per gestire l’appalto per la pulizia del mercato Esquilino. “La nascita della cooperativa – si legge nelle motivazioni – avrebbe costituito la conferma del rapporto tra l’associazione mafiosa romana e il clan Mancuso che aveva già portato a proficui affari in Calabria”. Rotolo e Ruggiero, quindi, “sarebbero stati di fatto accreditati su richiesta di Buzzi presso la famiglia Mancuso che come proprio referente per le attività a Roma aveva indicato l’imprenditore Giovanni Campenni”.
Leggi anche: ‘Ndrangheta, tre arresti fra Roma nord e provincia
9 gennaio 2015