E’ allarme tubercolosi al Salaam Palace, palazzone di Anagnina che da anni ospita centinaia di rifugiati che poi proseguono il loro viaggio verso il Nord Europa. Fanno discutere soprattutto le condizioni sanitarie in cui vivono i rifugiati del palazzo e le critiche sono aumentate quando un 36enne eritreo è stato ricoverato al Policlinico Gemelli lo scorso 13 dicembre a causa di una tubercolosi polmonare bacillifera, che può contagiare anche altre persone.
L’uomo da tre anni si è stabilito in Svizzera, ma dovendo ritirare dei documenti è tornato in Italia e ha scoperto di avere la tubercolosi. L’uomo ha dormito al Salaam Palace e proprio lì ha iniziato a sentirsi male. La situazione è diventata critica quando il 25 dicembre ha lasciato l’ospedale e si è ripresentato due giorni dopo: “Sono andato in Svizzera con un amico, non sapevo che la mia malattia fosse così grave“. Adesso che ha ripreso le cure antibiotiche il rischio contagio per il 36enne eritreo è rientrato, ma la criticità delle condizioni sanitarie del palazzo che ospita circa 800 persone non va sottovalutata, soprattutto considerando che l’Asl ha sospeso l’assistenza sanitaria: “Il Salaam Palace è un concentrato di persone a rischio dal punto di vista sanitario, non c’è controllo, entra chiunque in quella struttura” è questa la dichiarazione rilasciata da Francesco Russo, presidente dell’Istituto di Medicina Solidale.
2 gennaio 2015
Roma, allarme tubercolosi al Salaam Palace, zona Anagnina | ITMTelevision
2 Gennaio 2015 @ 22:52
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